Lamezia, Ruberto (Uil-Fpl) su perdita alla Multiservizi: "È il futuro della città a repentaglio"

bruno-ruberto-uil1_fbf3f_ccadd_d9bd4.jpgLamezia Terme - Pubblichiamo la nota della Uil-Fpl, a firma del segretario generale Bruno Ruberto, che interviene in merito alla perdita di esercizio di quasi 22 milioni di euro della Lamezia Multiservizi s.p.a. che, evidenziano “la Uil Fpl ci aveva visto giusto”.

“Speravamo di avere torto ma difronte alla cruda realtà non ci resta che auspicare provvedimenti urgenti per salvaguardare l’azienda e tutelare tutti i dipendenti. Abbiamo preso contezza dei documenti e delle belle parole scritte dai Commissari, ma i fatti sono tristi e le azioni gravemente ambigue. I rappresentanti dello Stato, che governano il Comune di Lamezia Terme, ed hanno scelto e nominato l’amministratore Unico e i vari componenti della società in house, pongono un quesito su come devono osservare pedissequamente la stessa legge dello Stato. Sembra un paradosso ma è così. I dilettanti allo sbaraglio della corrida di Corrado a confronto erano tutti luminari e premi nobel.  Possibile che tra Commissari Straordinari, Segretario Generale, Dirigenti, Amministratore Unico, Direttore Generale, Avvocati, Collegio Sindacale, Revisori dei Conti, Advisor e Consulenti vari, nessuno sappia come osservare la Legge? Non vogliamo essere maliziosi e tantomeno previgenti, ma appare chiaro che la terna Commissariale voglia crearsi l’alibi e determinarsi in ragione del responso ministeriale o prefettizio, al fine di occultare le responsabilità proprie e le manifeste incapacità, lasciando in eredità alla città e al Comune di Lamezia Terme soltanto cumuli di macerie. Avevamo chiesto ai rappresentanti dello Stato che governano l’ente civico di informare i cittadini sulla Lamezia Multiservizi in modo trasparente. Ma dopo aver letto che gli stessi tralasciano al momento ogni approfondimento sulle ragioni che hanno determinato la perdita di esercizio di quasi 22 milioni di euro, ci arrendiamo. Questa grave affermazione significa che in una città già martoriata e saccheggiata, nemmeno i rappresentanti dello Stato assicurano la rettitudine istituzionale e morale che dovrebbe essere d’esempio per tutti. Eppure, risulta che l’apparato burocratico ha sempre relazionato alla Commissione e fornito quei dati e informazioni per poter fare valutazioni e decisioni a tempo debito.

Come possono gli uffici mandare avanti le attività ed i programmi di spesa in tali incertezze e gravi pregiudizi per le sorti dell’Ente? C’è da aspettarsi che tra qualche giorno non si vedranno più atti ed impegni di spesa all’albo pretorio, perché i dirigenti senza salvaguardia degli equilibri non possono più mandare avanti le attività?  E le gare pluriennali per servizi e lavori in corso? Come sarà il Bilancio consolidato che la Commissione dovrà approvare entro il 30 settembre? Staremo ancora ad aspettare il quesito? Come farà la Commissione a dare indirizzi agli uffici per il DUP 2020-2022, il piano triennale delle OOPP e il piano di assunzioni del personale? In merito alle assunzioni e alla cronica carenza di personale, il dott. Fusaro, componente della terna commissariale, durante un incontro con gli studenti del Polo tecnologico del gennaio scorso, aveva annunciato con grande clamore mediatico che si stava provvedendo all’aumento dei dirigenti. Una miserevole menzogna, tranne che non si sia confuso, e pensava di essere nel suo originario territorio di Reggio Calabria; considerato che a distanza di qualche mese la Commissione ha autorizzato l’utilizzo congiunto del Dirigente Zucco a svolgere servizio e rimpinguando l’organico della città dello stretto, penalizzando ulteriormente il Comune di Lamezia Terme. Con la carenza di personale e dei dirigenti, adesso aspettiamo di capire come il dott. Fusaro o chi sarà presente della Commissione, gestirà la richiesta di nulla osta al definitivo trasferimento del dirigente Zucco al Comune di Reggio Calabria.  Infatti, la norma contrattuale contenuta nell’articolo 16 del Ccnl 23/12/1999 (…il nulla osta dell’amministrazione di appartenenza è sostituito dal preavviso di 4 mesi), dopo la riscrittura dell’articolo 30 del d.gs 165/2001 a seguito del d.l. 90/2014, convertito in legge 114/2014, sembra non essere più applicabile in base a quanto afferma l’Aran nella Raccolta sistematica delle disposizioni contrattuali aggiornata al gennaio 2017.  Verrà “agevolato” il trasferimento di uno dei pochissimi Dirigenti o si seguiranno gli indirizzi dettati dall’ARAN? Sarà una pura coincidenza, ma allo stato il rilascio del nulla osta verso Reggio Calabria, dovrà essere valutato e adottato probabilmente dallo stesso Dott. Fusaro che annunciava l’aumento dei dirigenti a Lamezia.

Oltre al danno la UIL-FPL ravvisa anche la beffa posta in essere dai loquaci funzionari dello Stato che governano la città: non hanno inteso applicare in toto la Legge 6 agosto del 2015, che include l’assunzione in deroga di tre unità di personale a tempo determinato. La predetta Legge, oltre a riconoscere una anticipazione di liquidità che la Commissione Straordinaria ha attivato, è accompagnata da un'altra misura in favore degli enti locali. Il comma 7 dell'articolo 6, autorizzata ad assumere, anche in deroga ai limiti previsti dalla legislazione vigente, fino ad un massimo di tre unità di personale a tempo determinato (in sostanza tre dirigenti), per il periodo di scioglimento degli organi consiliari e per il periodo di cinque anni immediatamente successivi alla scadenza del predetto periodo. Forse era indispensabile un altro quesito per appurare se la Legge poteva essere osservata a Lamezia? Perché non è stato fatto?

Risulta pure che la Regione Calabria ha nominato un commissario ad acta nei confronti del Comune per i debiti di oltre 4 milioni di euro che la Lamezia Multiservizi ha nei confronti di Corap e Deca per la depurazione. Se il commissario ad acta disporrà il pagamento a carico dell’Ente che ulteriori ripercussioni ci saranno sul Comune? Pare che il Presidente Alecci sia in vacanza fine a fine mese, nonostante questa estrema emergenza. Il dott. Fusaro e la D.ssa Colosimo, come intendono affrontare la grave situazione? Con l’invio del quesito al Ministero la Commissione Straordinaria crede di poter congelare tutto: ma al 31 luglio sarà nelle condizioni di rispettare la scadenza per la salvaguardia degli equilibri di bilancio presenti e futuri dell’Ente? Oppure artatamente questa scadenza sarà rinviata in attesa del quesito? Restiamo indignati per l’indifferenza e la reticenza della terna Commissariale pubblicamente sollecitata nei giorni scorsi da questa organizzazione sindacale. Solo grazie all’ottimo lavoro di alcuni giornalisti, i cittadini e i dipendenti stanno prendendo coscienza della drammatica situazione, in una vicenda enigmatica che i deputati locali e i partiti politici della città ad oggi scientemente ignorano. Non è la buca o il lampione fulminato, ma è il futuro della città a repentaglio, e il destino di tantissimi lavoratori e dell’Ente. A pochi mesi dalle elezioni dov’è la Politica lametina?”.

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