Lamezia: Sel a Ruberto, non si modifichi regolamento associazioni

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Lamezia Terme - "Il regolamento per le associazioni a suo tempo promosso da Tano Grasso e in vigore presso il comune di Lamezia è un buon regolamento che ha cercato di mettere ordine, dal 2011, ad un settore dove regnava incontrastata la confusione e i finanziamenti erano a pioggia e senza criterio". Così interviene il circolo Sel di Lamezia in risposta alla proposta del consigliere Francesco Ruberto, di rivedere il regolamento comunale delle associazioni. 

"Non si vede perciò tutta questa necessità di modificarlo sottolineata ancora una volta, come nella passata legislatura, dal consigliere Ruberto - proseguono - il regolamento fissa alcuni paletti essenziali e riteniamo inderogabili per una amministrazione che si voglia tenere su un piano di piena legalità e lontano da relazioni pericolose. Nell’art. 2 ad esempio disciplina i requisiti per l’iscrizione, requisiti che tra l’altro indicano che le associazioni richiedenti non abbiano fini di lucro, siano composte da organismi democraticamente funzionanti con uno statuto i cui associati non abbiano riportato condanne  per reati di mafia o per altri reati; all’art. 3  sono elencate le modalità per la richiesta di iscrizione, codice fiscale e partita iva, sede legale, elenco degli associati, data di nascita della associazione, attività svolta sul territorio almeno nell’anno precedente, e cosi via. A leggerlo, come chiunque può fare, non pare essere di fronte ad una normativa bulgara, ma a regole minimali, e di buon senso, che garantiscono la pubblica amministrazione chiamata a erogare contributi nel settore culturale. Non riteniamo nemmeno utile mescolare assieme associazioni sportive e culturali, come forse vorrebbe Ruberto,  modificando l’attuale regolamento per l’accesso ai benefici: ci sembra chiaro che tutto ciò aprirebbe il campo a confusione e ad equivoci, a dir poco. Non vorremmo trovarci infatti con società sportive che organizzano eventi culturali o viceversa, in un’allegra inversione dei ruoli non sappiamo quanto genuina. E’ bene dunque che i campi rimangano distinti, come succede nella maggior parte dei comuni del paese. In una sola cosa Ruberto ha ragione, quando dice che il regolamento non sempre ha funzionato: purtroppo sono state troppe, e non “alcuni”, e non sempre su progetti di qualità, le associazioni che hanno ricevuto finanziamenti e contributi, tutte variamente colorate.  

Ci perdoni allora Ruberto - prosegue il circolo Sel - se diciamo che non è questa la priorità su cui impegnare energie nel settore della cultura. E visto che ci siamo vorremmo sottolineare a chi di competenza, e naturalmente in primis al sindaco Mascaro, un paio di importanti cose che si potrebbero fare subito, e a costi zero:

1) l’istituzione del nuovo “Archivio Storico Comunale” con relativo regolamento, dove allocare il patrimonio documentale amministrativo della città, che da decenni versa in uno stato di semiabbandono. A tale proposito è bene segnalare che una pratica di delibera era stata approntata dalla precedente commissione cultura ( era anche arrivata in consiglio), grazie anche all’impegno dei  componenti e in particolare di Teresa Benincasa che ne era presidente. Basterebbe riprenderla, se lo si ritiene magari modificarla, e riportarla in consiglio per approvarla.

2) la sistemazione del patrimonio di circa 180 ‘foto storiche’ della città e dei suoi ex comuni, già oggetto di varie mostre nei locali del chiostro S. Domenico e al liceo Classico: l’intera galleria di fotografie, che costituisce una straordinaria memoria storica, è nella disponibilità del Comune che l’ha acquistata da ‘Storicittà’ ed è attualmente in attesa di una sistemazione. Trovare dei locali adatti ad accogliere questa importante raccolta di immagini, di luoghi e di persone, per farne un’esposizione permanente aperta ai cittadini ed alle scuole, è un’altra cosa utile cui occorrerebbe lavorare. 

Lasciamo in pace il regolamento di Grasso che, checché ne dica Ruberto - proseguono - ha garantito in questi anni tutti, ma proprio tutti, nessuno escluso".  

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