Lamezia Terme, 24 settembre - "Lettera pubblica indirizzata al Governatore della Calabria, al Presidente della Provincia di Catanzaro, al Presidente della Provincia di Cosenza, al Presidente della Provincia di Vibo Valentia e al Sindaco di Lamezia Terme. Ho avuto modo di apprendere, quasi per caso, attraverso il centro prenotazioni Alitalia, da cui sono stato contattato per la variazione di un volo, precedentemente prenotato e pagato che a far data dal primo ottobre verrà soppresso definitivamente il collegamento diretto da Lamezia a Bologna e viceversa, con la prospettiva di ritornare al passato con lo scalo intermedio a Fiumicino, fastidioso e lungo nei margini d’attesa dei tempi di transito e per i soliti rischi dello smarrimento bagagli. Per essere certo di quanto mi era stato comunicato e per controllare la portata del danno allo scalo della Piana e alla Calabria, ho fatto le mie verifiche constatando, senza ombra di dubbio, che il legame con Bologna, in pratica, è svanito nel nulla senza una spiegazione logica da parte dei vertici Alitalia che hanno riportato in scena quel metodo di gestione monopolistica, senza ricordarsi d’essere entrati, da tempo, in regime di pluralismo. Un momento spiacevole caduto sulla geografia della Piana nel più completo dei silenzi e nel totale assenteismo, anche se voi siete parzialmente giustificabili non essendo addentrati nei fatti al contrario quello che si rimarca, con stupore, è la mancata presa di posizione del Presidente della Sacal e senatore della Repubblica. Il volo citato, con gli orari esistenti, era sia da Lamezia che da Bologna, quasi sempre pieno, diventava necessario prenotare e acquisire il biglietto mesi prima della data di partenza. Un legame intellettuale per la cultura della Dotta e medico per la fama ospedaliera della città, oltre alle altre situazioni commerciali ed industriali di una certa portata, la cui importanza ed uso giornaliero, era primario per la geografia catanzarese, del cosentino e del vibonese, ma anche dalle altre realtà regionali. A questo punto è ancor più incomprensibile la decisione mesa in atto dall’alta Dirigenza Alitalia – C.A.I., contro le stesse statistiche in possesso delle compagnia, con i dati riportanti una tratta all’attivo e non certamente in perdita. Le informazioni ottenute non chiariscono la situazione, sono risposte vaghe in nessuna delle quali si può fare affidamento, resta solo il termine “tempo”, ovvero la soppressione a far data dal primo di ottobre quando, se non ci sarà una vostra decisa presa di posizione e un duro intervento, il collegamento diretto con la città felsinea se ne andrà in fumo sciogliendosi per sempre tra le nuvole, lasciando evidenti problemi sociali e occupazionali. Gli aeroporti calabresi son d’importanza strategicamente primaria per lo sviluppo di una società che deve obbligatoriamente basarsi sul turismo. Un triangolo geografico di zone diverse, dove il ruolo e i collegamenti sono la base vitale per la componente di crescita dell’economia regionale e del rapporto con le altre realtà. Sollecito, conseguentemente, quanti in indirizzo ad agire con forza e immediatamente".
Gianfranco Turino, Segretario regionale aggiunto Ugl T.A. Calabria
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