Piccioni (Lamezia Insieme) presenta mozione su legge regionale reddito minimo

rosario-piccioni.jpgLamezia Terme - Il consigliere comunale di “Lamezia insieme” Rosario Piccioni ha depositato nei giorni scorsi presso la segreteria della Presidenza del Consiglio Comunale una mozione a sostegno della proposta di legge regionale per il reddito minimo garantito. La mozione, come previsto dal regolamento, sarà messa all’ordine del giorno della prossima seduta dell’assemblea consiliare.

La proposta di legge, presentata dal consigliere regionale de “La Sinistra” Giovanni Nucera, è stata approvata all’unanimità dalla III Commissione del Consiglio Regionale “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” ed è ora al vaglio della commissione bilancio. In diversi comuni calabresi sono state già presentate mozioni a sostegno del reddito minimo garantito e misure di contrasto alla povertà in questa direzione sono in discussione in diverse regioni italiane: il 2 luglio scorso il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione italiana ad approvare una misura che prevede un bonus fino a 550 euro per chi ha un ISEE inferiore ai seimila euro.

“L’introduzione nella nostra regione del reddito minimo garantito – dichiara Rosario Piccioni – è una misura di civiltà, finalizzata a contrastare la povertà e l’esclusione sociale e tutelare la dignità delle persone. Gli ultimi dati Istat relativi al 2014 ripropongono lo scenario drammatico di una Calabria sempre più fanalino di coda tra le regioni italiane, dove quasi il 27% delle famiglie vive in condizione di povertà assoluta: una realtà sociale ed economica emergenziale  rispetto alla quale la politica, a tutti i livelli, non può stare con le mani in mano! In questo contesto, garantire un reddito minimo alle persone che si trovano in situazione di difficoltà lavorativa e con un reddito annuale al di sotto della soglia minima di povertà, non è fare assistenzialismo, ma mettere in atto una misura anticiclica capace di innescare un circolo virtuoso nel sistema economico regionale: economisti internazionali come Paul Krugman hanno affermato che l'introduzione di un reddito di base per tutti rappresenterebbe un intervento in grado di aumentare il potere negoziale dei lavoratori, ridurre le disuguaglianze e favorire le condizioni per la ripresa dei consumi. Anche l’associazione 'Libera' di Don Ciotti sta portando avanti una campagna per l’introduzione in Italia del reddito minimo di dignità come strumento di contrasto alle mafie, che priva le organizzazioni criminali del loro 'terreno fertile', rappresentato dalla possibilità di sfruttare la disperazione sociale per alimentare circuiti criminali e per fare dei posti di lavoro merce per il voto di scambio. Bene ha fatto il consigliere regionale Giovanni Nucera, in rappresentanza del gruppo consiliare 'La Sinistra' a portare all'attenzione dell'assemblea regionale una proposta di legge che può incidere profondamente nella vita dei calabresi. E’ importante che la nostra città, che negli ultimi anni si è distinta positivamente in Calabria sul piano delle politiche sociali e del contrasto alla povertà, dia un segnale a tutta la regione perché al più presto venga approvata la proposta di legge sul reddito minimo garantito.  Una misura che  rappresenterebbe il primo passo di una strategia di uscita dalla situazione sociale ed economica emergenziale in cui si trova la nostra regione e una possibilità per liberarsi da quelle logiche clientelari e del malaffare che, in una realtà difficile come quella calabrese, tengono sotto ricatto tanti lavoratori e tante famiglie. Chiedo dunque a tutto il consiglio comunale di sostenere una battaglia di civiltà, per tutelare la dignità dei cittadini calabresi più disagiati e favorire le condizioni per rilanciare la crescita economica e sociale della nostra regione".

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