Proseguono verifiche Prefettura su elezioni a Lamezia, Cristiano: "Irregolarità più gravi del previsto"

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Lamezia Terme - La verifica delle operazioni dei voti in numerose sezioni elettorali di Lamezia Terme per ciò che riguarda le elezioni comunali del novembre 2019. È quanto aveva stabilito il Tar Calabria nell'udienza del 19 maggio, Seconda sezione (presidente Nicola Durante, Gabriele Serra referendario, Martina Arrivi estensore), che ha accolto il ricorso del candidato a sindaco Massimo Cristiano, rappresentato dall'avvocato Armando Chirumbolo, e quello del candidato del Movimento Cinquestelle, Silvio Zizza (avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti). Entrambi i ricorrenti, a corredo delle rispettive tesi, hanno fatto leva sui verbali della commissione elettorale che aveva svolto le sue funzioni all'interno del Tribunale lametino. I ricorsi sono stati unificati sempre lo scorso maggio.

Fino ad oggi informa Massimo Cristiano “sono state verificate 7 sezioni sulle 48 di cui è stata disposta la verificazione. Nelle sezioni verificate presso la Prefettura di Catanzaro, sino ad oggi è emerso tutto quanto da noi denunciato nel ricorso – e continua - durante le verificazioni effettuate, sono state aperte le buste contenenti le schede elettorali, ed addirittura dal riconteggio delle schede sono emersi dati ancora più gravi, una diffusa alterazione dei risultati elettorali, ed un disordine generale in contrasto alle più elementari norme di legge. Assurdamente – aggiunge - il Comune di Lamezia Terme per il tramite dei suoi legali, in aperto contrasto a quanto sta compiendo la Prefettura, in sede di accertamento, si è opposto a che la Prefettura stessa continui nel riconteggio delle schede elettorali per come sta giustamente facendo, chiedendo di interrompere le verificazioni in corso e per richiedere lumi al Tar Calabria in merito all'attività svolta dalla Prefettura!”. 

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