Regionali, Cuda: "Pd lametino appoggia mia candidatura"

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Lamezia Terme - Il Pd lametino, nella sua corsa al consiglio regionale, si dice “compatto attorno al suo segretario provinciale, Gianluca Cuda, già sindaco di Pianopoli”. In una riunione, presieduta dal segretario cittadino, Antonio Sirianni, e dal capogruppo in consiglio comunale Aquila Villella, Cuda, si legge in una nota “ha incassato l’appoggio incondizionato del partito per il suo progetto ‘che è il nostro progetto – ha detto – di rilancio di questa area centrale della Calabria’”. “Gli ultimi mesi – ha dichiarato Cuda nel concludere l’incontro – li abbiamo vissuti per cercare di mettere insieme una rigenerazione di questo partito e lo si è fatto con la passione di chi vive questa cittàb. Abbiamo ripulito questo partito dai parassiti che hanno anche votato a destra perché se non sgombriamo il campo dalle ipocrisie, non andiamo da nessuna parte. La mia – ha poi sottolineato - non è ambizione personale, come non lo è stato cinque anni fa quando candidarmi con una lista che non era quella del Pd sarebbe stato un tradimento alla mia storia ed alla storia della mia famiglia”.

Da sempre convinto che “gli obiettivi personali non ci portano da nessuna parte - Cuda ha rimarcato che - qui a Lamezia abbiamo iniziato a parlare di politica grazie al nostro segretario Antonio Sirianni che ha sposato in pieno questo progetto. Aquila Villella, poi, che si era candidata al Senato, non ha esitato e, quando le è stato chiesto di candidarsi come 'semplice' consigliere comunale, ha detto di sì. Non vi è dubbio che oggi questo partito sarebbe stato più forte se alcuni candidati avessero scelto di fare questa battaglia con il Pd. Il processo di rigenerazione, comunque, è iniziato, prosegue e proseguirà in quanto oggi, incontrando la gente e soprattutto i giovani, quando parli di progetto politico, si fa presa”.

“Il nostro – ha fatto notare Cuda – è un progetto ambizioso che abbraccia l'area centrale della Calabria e non è un progetto che finirà il 27 ma inizierà il 27. Noi siamo strapieni di cariche ed energie positive che non devono andare via da questa regione. Inoltre, ci sono paesi e sindaci che sono abbandonati da tutti. Invece, noi dobbiamo far capire ai giovani che c'è la possibilità di avere un contratto a tempo indeterminato qui, in Calabria”. Da qui la sollecitazione ad “una battaglia di civiltà e di cambiamento”, senza dimenticare che “la porta di questo partito non è aperta per tutti ma per chi crede in questo progetto di area centrale della Calabria che è ambizioso”. Prima di Cuda, Sirianni, nell’introdurre l’incontro al quale avrebbe dovuto partecipare anche Eugenio Guarascio rimasto a Cosenza per impegni sopraggiunti, ha parlato di “gruppo che piano piano si sta unificando. Mi onoro di presentare la candidatura di Cuda – ha detto – che può rappresentare Lamezia e lametino per la sua esperienza politica da segretario provinciale e da sindaco. Cuda è radicato sul territorio più di altri e non può che essere il candidato del Partito di Lamezia e del lametino”. Da qui l’invito a “votare Pd oltre a Callipo per aprirci di più all'esterno come detto da Zingaretti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Aquila Villella che, nel rimarcare che “la cultura non è data solo da un titolo di studio, ma a che dalla conoscenza e dalla presenza sul territorio”, ha invitato i presenti a “non farci assalire dall'angoscia”, facendo notare che “tra le liste della Santelli ci sono anche transfughi ecco perché confido che il popolo calabrese scelga per il meglio. Se il centrosinistra e il Pd è unito può vincere e vince quando c'è un progetto e senso di appartenenza che porta a fare prevalere il noi inteso come comunità. Il senso di appartenenza – ha proseguito - è passione come quella che ci mette il nostro segretario cittadino. Noi vogliamo un partito inclusivo, ma non ipocrita, un partito che guardi ai giovani, ai deboli, agli immigrati e la candidatura di Cuda che è segretario di federazione va in questa direzione. È una persona coerente e la sua elezione potrà dare maggiore attenzione a questo territorio che lui conosce. Dobbiamo dare forza a persone capaci di amministrare e Cuda è capace, è del Pd, è lametino ed il 27 gennaio non chiuderà il telefono”.

È poi seguito un dibattito al quale, tra gli altri, ha perso la parola Tonino Barberio della segreteria cittadina che ha rimarcato che “quando Cuda è stato eletto segretario ha lasciato un incarico pubblico remunerativo, tracciando un segno. Quindi, non solo buona amministrazione, ma anche segnale politico di discontinuità dalla cattiva abitudine di ricoprire cariche dirigenziali unitamente ad incarichi nelle strutture”.

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