Ruberto a Mascaro: determina su affidamento servizi per teatri comunali è inopportuna

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Lamezia Terme - Pubblichiamo la lettera che il consigliere Francesco Ruberto ha scritto al sindaco Mascaro in merito all’affidamento dei servizi per i teatri comunali. “Il 30 Settembre è stata pubblicata sull’albo pretorio dell’ente una determina dirigenziale per l’affidamento dei servizi tecnici di base per i teatri comunali. Inizio nel dire che non vi è necessità alcuna, ad oggi, di appaltare i servizi teatrali poiché non vi è ancora attività di programmazione. La manifestazione di interesse risulta un copia e incolla della precedente che poteva trovare giustificazione all’epoca nell’avere la residenza teatrale e i relativi finanziamenti regionali. Oggi risulta inopportuna! Così come inopportuna è stata la scelta di adottare il provvedimento  senza alcun indirizzo dell’Amministrazione comunale e senza essere stato discusso nella commissione consiliare competente. In ogni caso, tralasciando il metodo alquanto discutibile che ha portato alla pubblicazione dell’atto, vorrei farLe notare alcune defaillance che presenta la manifestazione di interesse nel merito.

Ha mai visto una griglia di valutazione su un appalto di servizi tecnici che riserva un punteggio massimo di 15 punti su 100 per la qualità tecnica del servizio? Come mai non sono indicati i criteri in base ai quali sono stati calcolati gli importi da erogare alla ditta o alle ditte appaltatrici dei servizi? La scelta di frazionare la gestione dei servizi tecnici per i tre teatri è sicuramente antieconomica. Tale scelta mi fa pensare che l’appalto sia stato artificiosamente frazionato in lotti (trattasi di un appalto di servizi e non di una gestione complessiva dei singoli teatri) per consentire eventualmente un affidamento diretto dei servizi teatrali stessi (ogni lotto è inferiore ai quarantamila euro); Altro aspetto grave è l’incongruenza degli importi da erogare alle ditte. Da un’analisi effettuata valutando i contratti di lavoro di categoria si può constatare che gli stessi non rispettano i minimi salariari previsti dal contratto nazionale di  categoria oltre agli oneri relativi alle spese generali e l’utile di impresa. Le chiedo pertanto, alla luce di queste considerazioni, di sospendere la manifestazione di interesse in atto ed avviare una seria discussione sulla valorizzazione delle strutture teatrali non lasciando spazio ad improvvisazioni. Le faccio notare per ultimo che il provvedimento è stato adottato senza il necessario impegno spesa”. 

 

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