A Platania incontro sul tartufo, altra eccellenza calabrese

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Platania - “Tartufo calabrese: fra gastronomie ed economia” è questo il tema del convegno che si è tenuto al Museo micologico e di scienze naturali di Platania. Il moderatore del convegno, il micologo Giuseppe Liberti – delegato A.M.B. Trento (Associazione Micologica Bresadola-Trento) - ha ritenuto “fondamentali convegni come questi volti alla conoscenza del tartufo di Calabria, perché anche se la ricerca di questo prodotto è giovane, anche la Calabria adesso ha questo merito di portare avanti l’eccellenza del tartufo, sia a livello di ricerca micologica sia a livello gastronomico”. Liberti ha definito, invece, il Museo micologico e di scienze naturali di Platania “fiore all’occhiello per tutto il territorio, realtà del genere non ce ne sono tante, questo è unico insieme a qualche altro museo ambientale, come quello di Cittanova, ma non a questi livelli”.

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Antonello Rispoli, Presidente Slow Food Lamezia Terme, ha continuato il dibattito con una dettagliata relazione su quella che è l’attuale situazione gastronomica ed economica del tartufo in Calabria e su come questo viene trattato a livello della ristorazione e delle aziende che lo acquistano.  Secondo Rispoli è “fondamentale sapere che i tartufi calabresi vanno in giro per l’Italia senza però che venga detto che arrivano dalla Calabria”. Il Presidente Slow Food Lamezia Terme prosegue sottolineando che “Slow Food è un’associazione che quest’anno festeggia 30 anni di attività ed è nata nelle Langhe, proprio nella zona storicamente vocata al tartufo, quindi, c’è un connubio stretto con il tartufo dal punto di vista prettamente gastronomico. Nel tempo però le cose sono cambiate perché questo prodotto oltre ad avere dei pregi gastronomici ed un ritorno interessante dal punto di vista economico, rappresenta altro: il momento intimo che è la raccolta. Una simbiosi stretta con il cane, questo ritornare all’albero che l’anno prima era stato generoso; e quindi si richiama al paesaggio e alla valorizzazione ambientale dei luoghi".

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Mario Galima – Presidente Associazione Tartufi & Tartufai del Pollino e delle Serre Componente Commissione Tecnica Tartufi/ Unione Micologica Nazionale – ritiene fondamentale e tra i punti cardine quello di “continuare a salvaguardare l’habitat della nostra Calabria per far si che il tartufo possa continuare a nascere nei nostri territori. Importante anche – aggiunge - l’organizzazione di attività culturali per la valorizzazione della conoscenza del tartufo calabrese”.

La testimonianza dell’agrotecnico Franco Tomaino – tartufologo & tartufaio – è stata fondamentale per far capire ai presenti al convegno quanto sia stato difficoltoso non solo far conoscere questo prodotto ma soprattutto trovare l’appoggio per la commercializzazione nella nostra terra. Tomaino spiega infatti che “ho cercato di organizzare molti eventi, molti convegni, qualche piccola sagra, cercando di far conoscere questo prodotto. Finalmente sembra che un buon passo avanti sia stato fatto”. Al convegno, è intervenuto sul tema anche il giornalista Gianfranco Manfredi.

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Il sindaco di Platania, Michele Rizzo, si è detto particolarmente orgoglioso delle iniziative che il gruppo micologico sta organizzando da un paio di anni e prosegue – dicendo: “la trattazione di argomenti importanti che vanno dall’aspetto culturale a quello gastronomico fa si che venga portato avanti un progetto di ampio respiro per il nostro territorio, la costanza insieme al nostro appoggio ha fatto si che potesse essere realizzata questa struttura unica che è il museo micologico e di scienze naturali grazie ad un finanziamento della comunità europea e avere un museo del genere a Platania è motivo di orgoglio”, riferendosi al convegno in atto lo ha definito fondamentale sia per gli esperti che per i neofili sull’argomento.

A.B.

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