Lamezia Terme- Chiude i battenti la 5° edizione del Lamezia Wine Fest e con lei si chiude anche la rassegna di eventi del Lamezia Summertime 2016. Due giorni -il 9 e il 10 dicembre- in cui 20 cantine partecipanti sono state protagoniste e hanno portato avanti lo slogan delle tre V “vini, vigne, vignaioli” nella cornice del Chiostro San Domenico.
Gennaro Convertini, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier Calabria, nel corso della prima serata, ha ribadito un concetto chiave: “Per Lamezia Terme un’iniziativa del genere è fondamentale, penso che in ogni luogo dove si produce vino di qualità da anni si debba necessariamente una volta all’anno puntualizzare e fare accendere i riflettori sul settore vinicolo, come si sta facendo con il Wine Fest oggi” per poi continuare spiegando come in Calabria il ritorno alla tradizione sia una vera e propria innovazione e, nei vini, ancora di più: “Scavare nella storia della cultura è di per sé innovativo, i giovani che si sono orientati oggi alla viticoltura l’hanno fatto andando a recuperare quello che i loro padri e i loro nonni avevano tramandato”.
Una vera e propria tavola rotonda “immaginaria” quella che si è tenuta poi con i produttori che hanno portato e presentato il proprio “vino della svolta” così come è stato mostrato a chi era lì ad assistere a questa “chiacchierata”, come l’ha definita Gennaro Convertini. Ognuno dei produttori ha presentato la propria esperienza, la propria azienda, le proprie vigne ma l’argomento che più è venuto a galla fra tutti è stata la questione del “vino bianco calabrese” che negli ultimi tempi sta facendo capolino e con una certa incidenza sul mercato.
Quello che è emerso è che la Calabria è uscita da una fase di stallo per quanto riguarda il settore vitivinicolo e si sta ritagliando lentamente un suo spazio nel mercato nazionale e internazionale.
A.B.
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