Lamezia Terme - Il Lions Club di Lamezia Terme “Valle del Savuto” che ha come presidente Presidente Rocco Chiriano ha raggiunto un’intesa con l’omologo Club Lions di Agrigento presidente Francesco Pira per intraprendere una relazione di gemellaggio. La presentazione del progetto di gemellaggio tra i Club Lions di Agrigento “Valle del Templi” e di Lamezia Terme “Valle del Savuto” avverrà giovedì 1 giugno 2023 alle ore 16,00 nella Sala Consiliare “Monsignor Renato Lusi di Lamezia Terme.
“Avvicinare le due realtà Calabro – Sicule – spiegano in una nota - è un elemento di elevata suggestione poiché pone in essere un confronto culturale tra due Regioni dalle elevate contraddizioni ma, nel contempo, ricche di tradizione, storia, cultura, arte, simbolismi e sensibilità umana”.
“Il programma – affermano - si sviluppa tra una doppia ospitalità: la prima in Calabria (9 -11 giugno), nella quale il nostro Club mostrerà le bellezze “nascoste” della “Valle del Savuto”, con la sua natura incontaminata, la ricca vegetazione, la storia con il “Ponte di Annibale”, il Museo delle “Pergamene” e località amene come la “Querciuola”; la seconda in Sicilia (23 – 25 Giugno), ospitati presso la storica “Valle dei Templi”. Per poter sviluppare il corposo programma, il nostro Club si avvale della preziosa collaborazione delle Istituzioni Pubbliche Locali, tra cui le Amministrazioni di Lamezia Terme, Conflenti, Bianchi e Scigliano”.
“La Conferenza – aggiungono ancora - verterà sull’esposizione di come si svilupperà la fase di ospitalità in Calabria e rappresenterà, nello specifico, quali saranno gli approfondimenti tematici oggetto di confronto. Il nostro Club è molto soddisfatto dell’attuale andamento della fase di programmazione, perché ha potuto constatare l’adesione pressoché totalitaria (28 prenotazioni) sul numero complessivo degli iscritti (circa 30) al Club di Agrigento, che è un sodalizio di recente formazione, attualmente presieduto da un eminente Professore Universitario (Prof Francesco PIRA). Questa ricca partecipazione ci responsabilizza maggiormente e saremo perciò chiamati a dare sfogo alla nostra innata cultura dell’accoglienza, confidando di poter rappresentare la rigogliosità e la fierezza dei nostri veri valori”.
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