Associazioni lametine: "Dai parchi alle fontane, il degrado regna in città"

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Lamezia Terme – “Se dovessimo giudicare l'amministrazione comunale da come viene mantenuta in vita, è un eufemismo, la villetta di corso Numistrano, di fronte la Cattedrale, non potremmo che bocciare senza appello il suo operato. Nemmeno la ricorrenza dei santi Pietro e Paolo, patroni della città, è stata sufficiente a ridarle ossigeno, acqua e bellezza. Fontane a secco, l'erba arida condita da una manutenzione sotto il livello di decenza. Si è trovato modo però per parcheggio di strumenti di lavoro per i netturbini. Niente male. Non sappiamo cosa si aspetta a togliere quel manufatto per il distributore dell'acqua che non funziona ed è arrugginito”. È quanto fanno presente in una nota Patrizia Cittadino di Lamezia Maltrattata, Adele Rossi di Italia Nostra e Osvaldo Gianni di Difendiamo Lamezia.

“Il nostro giudizio - precisano - vuole andare oltre e prendere come esempio il parco xxv aprile. Anche qui decoro zero, pulizia nemmeno a parlarne. Parco Impastato: una tristezza. Vetri dappertutto, cabine in balia di chiunque. Immagini di distruzione e di abbandono. I beni storici impraticabili, l'Abbazia Benedettina maltenuta, i resti del castello Normanno Svevo in cerca di soluzioni che tardano ad arrivare. Un biglietto da visita quello delle famose torri di Nicastro che non merita più commenti. Troppi ne abbiamo dispensati senza essere ascoltati”. 

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