Audiovestibologia, convegno su aspetti cognitivi e comunicativi il 24 e 25 giugno all’Università Magna Graecia

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Catanzaro - "Dopo due anni di pandemia il ritorno a un confronto che segna un importante appuntamento nazionale. Il 24 e 25 giugno all'Università Magna Graecia di Catanzaro si svolgerà il Convegno“Audiovestibologia 20-22 - Aspetti cognitivi e comunicativi dell’ipoacusia età correlata”. Per l’occasione abbiamo incontrato il Prof. Giuseppe Chiarella, Ordinario di Audiologia e direttore della Cattedra e della Unità Operativa di Audiologia e Foniatria e del Centro di riferimento regionale per gli Impianti Cocleari dell'Azienda Ospedaliero-universitaria "Mater Domini". Per comprendere le dimensioni del problema bisogna ricordare che in Italia circa il 20% della popolazione ha più di 65 anni e secondo i dati più recenti quasi un terzo di questi ha un problema di udito legato all’invecchiamento che contribuisce in maniera importante alla condizione di fragilità dell’anziano" è quanto si legge in una nota.

Il Professor Chiarella non nasconde la sua soddisfazione: "La Società Italiana di Audiologia e Foniatria ha scelto Catanzaro per questo corso nazionale di formazione che sarà l’occasione per far incontrare e confrontare esperti di fama internazionale di diverse discipline per approfondire i meccanismi che portano alla sordità dell’anziano e per fare il punto sulla rimediazione e riabilitazione per questa problematica. Una sezione particolare sarà dedicata alle innovazioni tecnologiche al servizio dell’anziano ipoacusico".

"La presbiacusia (la perdita di udito legata all’età) - spiegano - è stata recentemente identificata come fattore di rischio per lo sviluppo di deficit cognitivo e demenza. Anche livelli non gravi di sordità aumentano il rischio di declino cognitivo e tra i fattori di rischio correggibili alla base della demenza, è quello più importante. Correggere la sordità infatti riduce significativamente il rischio di decadimento cognitivo, ritardandolo o addirittura fermandolo. Invece i dati indicano che solo il 20% delle persone affrontano il problema con grave impatto sulla propria qualità della vita. Il punto di vista - aggiungono - non sarà solo quello dello specialista dell’udito ma comprenderà i contributi del geriatra, del neurologo, dello psichiatra, del Medico di Medicina generale e dei professionisti sanitari coinvolti nella riabilitazione. L'ispirazione multidisciplinare sarà la guida del nostro convegno che è accreditato per la formazione ECM (16,3 crediti) per tutte le categorie mediche e per molte categorie delle professioni sanitarie, appuntamento dunque il 24 e 25 giugno, all'Università Magna Graecia".

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