Auto contromano tra Pizzo e Lamezia, Sindacato Les ringrazia agenti Polizia Stradale: "Evitata una strage"

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Lamezia Terme - Nella notte del 14 agosto tante sono state le segnalazioni giunte al Centro Operativo Autostradale di Lamezia Terme, riguardanti un’auto che procedeva contromano sull’Autostrada A/2 del Mediterraneo dallo svincolo di Pizzo Calabro verso Lamezia Terme. Una tragedia sfiorata sulla quale il Sindacato di Polizia Libertà e Sicurezza (LES) intende esprimere gratitudine agli agenti della Polizia Stradale di Lamezia Terme.

“Grazie alla professionalità e all’esperienza dell’operatore C.O.P.S. - si legge nella nota - unitamente alla capacità e prontezza d’intervento delle pattuglie è stato possibile mettere in atto un dispositivo di sicurezza, tale da scongiurare il peggio, mettendo al sicuro i 20 km di autostrada interessai che ignari utenti stavano percorrendo per raggiungere le località per trascorrere le ferie. Le pattuglie, immediatamente allertate ed intervenute raggiungevano lo svincolo di Lamezia Terme, mentre una preparava un vero e proprio sbarramento, l’altra partiva alla ricerca dell’autovettura contromano, intercettandola poco dopo, mettendo così fine al grave pericolo che stava creando a sé stesso ed a tutti gli altri utenti. Ancora una volta gli operatori della Sottosezione Polstrada di Lamezia Terme sono riusciti ad evitare una strage, tenendo conto del volume di traffico che in questi periodi interessano le nostre strade ed autostrade”.

“Questo è un tratto particolarmente soggetto ad eventi simili -  afferma il Segretario Generale Provinciale LES di Catanzaro Francesco Cassano - probabilmente per la conformazione particolarmente articolata degli svincoli, pertanto crediamo e chiediamo di prendere i dovuti provvedimenti o di fare le opportune verifiche all’ente proprietario ANAS, delimitando le corsie delle rampe di accesso in A2 degli svincoli con dei cordoletti in gomma rialzati e delineati da paletti di plastica in modo da evitare e non indurre in errore gli utenti della strada”. Ci aspettiamo conclude Cassano “che il tutto non termini con un semplice “grazie”, ma che venga riconosciuta la giusta ricompensa a chi ogni giorno rischia la propria vita per garantire quella degli altri”.

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