Calabria seconda Regione per beni immobili confiscati alla criminalità organizzata

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Roma - I beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e destinati sono 13.146, con la Sicilia prima regione con 5110 beni immobili destinati, seguita dalla Calabria con 2265 beni e Campania con 1906. Sono invece in totale 17.333 gli immobili in gestione (in attesa di risolvere criticità e di essere destinati alle amministrazioni statali ed agli enti locali): con 6339 immobili in gestione è la Sicilia la prima regione seguita da Campania con 2573 e Calabria 2154. Questi i dati dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati diffusi oggi da Libera che ha presentato i risultati di una ricerca dal titolo BeneItalia, che ha censito le esperienze di riutilizzo sociale dei beni confiscati presenti nel nostro Paese che sono rappresentate da 720 soggetti diversi (come associazioni e cooperative sociali) impegnati nella gestione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, di varia natura e tipologia.

Il dato si riferisce a 17 regioni su 20. Sicilia, Lombardia e Campania sono le regioni con maggior numero di realtà sociali assegnatarie; in due casi su tre il bene arriva alla fase del riutilizzo in mediocri/cattive condizioni strutturali mentre nel 12% il bene si trova già in buone condizioni. In media tra il provvedimento giudiziario di sequestro e l'effettivo riutilizzo sociale del bene trascorrono ben 10 anni. "Dalla ricerca - commenta Davide Pati, vicepresidente nazionale Libera - si evidenzia come tante realtà del volontariato, dell'associazionismo, della cooperazione, attraverso l'uso sociale dei beni confiscati sono diventate palestre di democrazia, occasione di lavoro vero, pulito, di accoglienza per le persone fragili e in difficoltà, di formazione e impegno per migliaia di giovani che volontariamente, ogni anno, vi trascorrono un periodo dell'estate. Auspichiamo, infine, la rapida approvazione dei provvedimenti ministeriali di attuazione della riforma del codice antimafia".

Per far conoscere e mettere in rete le pratiche di riutilizzo sociale, Libera lancia fino al 21 marzo, XXIII giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l'hashtag #apriamoilbene con il quale i coordinamenti territoriali delle associazioni, i soggetti gestori, le scuole, il sindacato, i cittadini attivi racconteranno la loro esperienza e i beni confiscati diventeranno luoghi di memoria e di impegno.

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