Congresso Pd, costituito il comitato lametino a sostegno di Stefano Bonaccini

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Lamezia Terme – Anche a Lamezia nasce il comitato promotore della candidatura di Stefano Bonaccini alla segreteria nazionale del Pd.

“Da un’analisi realistica della situazione del Paese di oggi e dei prossimi anni, con le macerie sociali ed economiche lasciate prima dalla pandemia e ora dalla guerra in Ucraina, con intere generazioni senza una prospettiva di futuro, una crisi di sistema di proporzioni mondiali che rischiano di pagare per l’ennesima volta i più fragili della società, l’Italia ha bisogno di una grande forza progressista che sappia portare al governo la voce di chi non ha voce, di chi è rimasto indietro e continua a restare indietro – affermano dal Comitato pro Bonaccini Lamezia Terme - Le ricette del governo più a destra della storia d’Italia degli ultimi cinquant’anni, a cominciare dall’ultima legge di bilancio, stanno mostrando tutta la loro inadeguatezza e la distanza abissale tra la propaganda e la realtà dei fatti. Stefano Bonaccini ha dimostrato sul campo, nella sua esperienza quasi decennale di presidente di una grande regione come l’Emilia Romagna, quella solidità, capacità di visione, pragmatismo e competenza amministrativa di cui il partito ha bisogno, a tutti i livelli, per affrontare le sfide e le emergenze del Paese e dei nostri territori. In particolare durante l’emergenza Covid, guidando la conferenza delle Regioni, Bonaccini ha dimostrato una forte capacità di dialogo, di ascolto delle esigenze e delle urgenze di tutti i territori, da Nord a Sud; anche in questi giorni, opponendosi alla bozza Calderoli in sede di conferenza delle Regioni, sta portando avanti una battaglia importante che unisce tutti i presidenti del Sud e del Centro Italia, persino quelli del centrodestra. Bonaccini, guidando un’alleanza progressista che andava dal movimento delle Sardine ai Cinque Stelle, ha rovinato la festa a una Lega che nel 2020 era convinta di mettere la bandierina anche sull’Emilia Romagna”.

“Il Partito Democratico ha bisogno di una guida che, più che con gli slogan, affronti nel merito temi ed urgenze del Paese e dei nostri territori e che, dopo una debacle elettorale che ha consentito alla destra di Meloni e Salvini di vincere in misura molto maggiore rispetto al reale consenso del Paese, ridia al nostro partito quel ruolo di punto di riferimento di tutto il mondo progressista e di quanti vogliono costruire una società giusta, rimettendo al centro il lavoro, i diritti, la lotta alla povertà e alla diseguaglianza, i valori della nostra Costituzione – concludono - Tra le innumerevoli adesioni al comitato risultano Gennarino Masi, Francesco Grandinetti, Giovanna Viola, Saverio Ferrari, Milena Liotta, Salvatore D’Elia, Giovanni Gallo, Felicia Villella, Sergio Servidone, Francesco Belvedere, Teresina Calidonna, Cesare Perri, Rosalbino Viterbo, Vincenzo Torchia, Gloria Cortellaro, Federico Grandinetti, Fabrizio Muraca, Palmira Caparrotta, Vittorio Paola, e tanti altri”.

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