Convegno sui 50 anni di Lamezia "città di impresa, lavoro, sviluppo ed economia sociale"

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Lamezia Terme - Si è tenuto nella sala del Seminario Vescovile un incontro sui 50 anni di Lamezia 'Città di impresa, lavoro, sviluppo ed economia sociale' organizzato dal movimento 'La Nuova Frontiera dei Liberi e Forti'. L'incontro è stato definito "non una celebrazione dei 50 anni della città di Lamezia" ma piuttosto è stato pensato dal desiderio di mettere al servizio della città quelle che sono le professionalità e potenzialità di ciascuno. "Immaginare una città diversa, una Lamezia tra dieci anni" così introduce l'incontro la giornalista Saveria Gigliotti, "ed è su questo che stasera vogliamo riflettere" continua. 

Carmela Dromì, la Presidente del circolo lametino di Liberi e Forti, indirizza il suo intervento sulla necessità "di avere una politica più concreta ricolta all'azione, alla progettualità, guardando soprattutto il locale, tenendo conto della ricchezza culturale che il locale ci trasmette di cui noi siamo eredi ma allo stesso tempo guardando a ciò che è oltre di noi, come l'Unione Europea che ci da gli strumenti per agire in termini progettuali e concreti sul territorio" e precisa "un'altra cosa importante è la necessità di avviare una politica culturale, la politica senza la cultura rischia di essere sterile, coniare nuovamente questo binomio che possa dilatare uno sguardo nei confronti della politica, una politica che non viene intesa come qualcosa che si serve, ma la politica intesa come colei che serve".  Felice Iannazzo, circolo riunione Lamezia Terme 1876, ha delineato la storia della città di dal momento in cui è partito il disegno di legge presentato dal senatore Perugini fino al momento della sua approvazione, un lungo excursus che ha vagliato anno dopo anno la vita di Lamezia e come Iannazzo precisa "c'è bisogno di tanta collaborazione da parte di tutti i cittadini con l'amministrazione perché purtroppo nel corso di questi 50 anni si sono verificati troppi episodi incresciosi, e situazioni troppo pesanti in cui a rimettercene è stata sempre la città, il circondario che pure gravita su Lamezia". 

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Il Professor Marco Musella, docente di Economia Politica all'Università Federico II di Napoli, si concentra sulla declinazione della parola 'sviluppo' e sottolinea "questa è sicuramente la parola su cui bisogna concentrarsi maggiormente soprattutto nelle città del Mezzogiorno, facendo attenzione che lo sviluppo non è soltanto l'aumento della produzione, del benessere materiale ma è la crescita dello spazio di libertà delle persone, della possibilità di essere e di fare" e continuando il suo intervento precisa "naturalmente questo comporta uno sviluppo delle potenzialità economiche e una crescita di una comunità solidale, da questo punto di vista l'economia sociale con anche i nuovi spazi che si aprono con la riforma del terzo settore può essere un attore centrale di questo sviluppo proprio perché un'economia basata non sul profitto e non sul perseguimento di interessi materiali ma sul perseguimento dell'utilità sociale, rispettando il vincolo di bilancio, cioè rendendo le iniziative sostenibili dal punto di vista economico capaci di intercettare risorse per ridurre i costi che vengono sopportati quando si svolge un'attività produttiva".

Cosimo Cuomo, dirigente piani locali del lavoro Regione Calabria, si è soffermato sull'importanza di "fare rete sul territorio, per creare opportunità idonee per i giovani". Tutti gli interventi, nelle loro diverse declinazioni si sono concentrati sulla necessità di fare rete di professionalità, competenze diverse per cercare di creare quelle condizioni adatte per la città di Lamezia. 

A.B.

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