Coronavirus, 15 casi a San Pietro a Maida. Sindaco: “Lockdown locale per 10 giorni”

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San Pietro a Maida - 15 casi di coronavirus a San Pietro a Maida e lockdown locale per 10 giorni. È questo quanto reso noto dal sindaco Domenico Giampà attraverso una diretta facebook “Il covid 19 è entrato nella nostra comunità. Da quando noi l’abbiamo saputo c’è da dire che abbiamo subito messo in moto macchina organizzativa. Abbiamo fatto 250 tamponi -  e aggiunge - abbiamo iniziato ad avere le prime notizie di positività ma il sistema dei tamponi si è impallato al dipartimento di prevenzione, da ieri sera non abbiamo notizie.  Stiamo avendo difficoltà, anche se ci siamo mossi in tempo, nel ricevere i risultati quindi sono costretto a dare dati imparziali. Mi metto nei vostri panni per la circostanza, anche io sto aspettando il mio tampone – e aggiunge - ad oggi in una situazione incompleta abbiamo avuto conferma di 15 casi positivi al covid. Temiamo però, visto che non sappiamo ancora quanti tamponi sono stati processati, che ci sia probabilità di maggiori casi positivi. “Abbiamo cercato di ricostruire i contatti, e stiamo dando priorità ai soggetti con sintomi  e che ancora non hanno fatto il tampone”.

“Abbiamo necessità di un Lockdown locale. Visto che ci sono diversi soggetti che potrebbero essere positivi, fermiamoci, noi dobbiamo fare in modo che si esca di casa il meno possibile". “Quello che non vogliamo che accada è che che veniamo dichiarati zona rossa. Ancora non ci sono i paramteri, però sappiamo che tanti tamponi devono essere processati, quindi dobbiamo prevenire e fare un lockdown locale. Ad ogni modo ho predisposto prima di ogni cosa la chiusura del cimitero. Ho imposto con ordinanza il divieto di uscire se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Per 10 giorni dobbiamo chiudere tutto. Per spostarsi non c'è bisogno di autocertificazione. Si può uscire solo per fare spesa, per ragioni di salute, ma non per andare a passeggio o giocare. C'è di mezzo il futuro di questa comunità. Sono ore cruciali".

"Si può uscire o entrare dal paese. Ci sono però delle restrizioni. Sarà garantito inviare fiori al cimitero tramite fiorai nel giorno del 2 novembre ma saranno sospese le funzioni religiose. Il Comune è chiuso al pubblico. Sospeso mercato e vendite itineranti. Chiuso studi medici, professionali e Caf. Bisogna andare solo per casi di necessità previa prenotazione. Le banche continuano su appuntamento. Sto sentendo le poste. All’interno del paese la circolazione è consentita solo per necessità salute o lavoro. Sono stati frequentati tanti locali della comunità perciò saranno sospesi per almeno 10 giorni, soprattutto bar, parrucchieri, estetisti, ville, parchi comunali. Chiuse a scopo precauzionale tutte le attività di vendita al dettaglio del territorio fatta eccezione di farmacie, generi alimentari, tabacchi e vendita prodotti per la casa e per la persona dal 31 ottobre al 10 novembre 2020. A breve sarà pubblicata ordinanza. Scuole chiuse per un’altra settimana. Sulle chiese c’è un protocollo nazionale a cui adeguarsi”. 

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