Coronavirus, anche il gruppo Avis di Lamezia si attiva per far fronte al calo di donazioni di sangue

donare-sangue-3_df62f.jpg

Lamezia Terme – Da nord a sud in piena emergenza coronavirus si aggiunge il grido di allarme e di aiuto di Avis. Il pericolo coronavirus e il nuovo decreto ministeriale in atto ha fatto registrare un calo delle donazioni in tutta italia. L’emergenza Coronavirus, infatti, rischia di provocare un calo delle scorte nelle varie regioni italiane dovuto alla paura dei cittadini di uscire di casa per recarsi nei centri trasfusionali.

Ai tanti appelli rivolti ai donatori, si è aggiunto anche quello del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli: “Molte associazioni ci stanno allertando sulla contrazione delle donazioni che si sta verificando in questo periodo. Donare il sangue è un gesto fondamentale che salva vite umane e che, nonostante l’emergenza data dal Coronavirus, avviene in assoluta sicurezza. Chiunque voglia donare si può mettere in contatto con i centri trasfusionali per fissare un appuntamento e contribuire in maniera preziosa in questa delicata fase”.

Mentre il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, ribadire la necessità di continuare a donare il sangue: “Non bisogna avere paura di presentarsi in ospedale. Non esiste infatti alcuna correlazione tra la donazione di sangue e il Coronavirus, in quanto non c’è possibilità di contagio a differenza di quanto avviene con altre forme virali. Se il donatore è in buona salute è libero di muoversi e rivolgersi al centro trasfusionale più vicino, anche alla luce della circolare del ministero della Salute che ha inserito la donazione di sangue ed emocomponenti tra le “situazioni di necessità” per le quali è possibile uscire di casa”.

E aggiunge “Vorremmo evitare una cosiddetta “onda lunga” delle mancate donazioni. Se infatti per quel che riguarda i globuli rossi potevamo stare relativamente sereni, lo stesso non si può dire per il plasma. Non andare a donare significa ridurre la quantità di sangue intero e le donazioni di plasma da cui ricavare i farmaci salvavita che consentono a migliaia di pazienti di curarsi e vivere. Se l’approvvigionamento dovesse continuare a calare, il problema diventerebbe preoccupante”.

L’obiettivo di Avis, dopo che il Ministero della Salute ha precisato che la donazione di sangue ed emocomponenti rientra tra le “situazioni di necessità” per le quali è possibile uscire di casa, è proprio quello di far capire come si possa continuare a fare la propria parte con semplicità e attenzione.

Fondamentale la prenotazione della donazione per evitare assembramenti, ma anche per assicurare un afflusso costante e concordato dei donatori non solamente in questi giorni, ma anche nelle prossime settimane. Dal triage telefonico con il personale dell’Avis, che pone le domande su eventuali contatti con persone a rischio, passando per la compilazione del modulo per l’autocertificazione che giustifica il motivo dello spostamento da casa, un breve video – presente sul sito di Avis -  spiega tutto ciò che il donatore deve sapere per rendere ancora più efficace il suo periodico gesto di solidarietà.

“Ogni giorno oltre 1800 persone ricevono trasfusioni per curarsi e poter continuare a vivere – spiega il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola – e per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia su questo tema. Anche in un periodo in cui la diffusione del Coronavirus sta generando ansie e incertezze, occorre sapere che ogni donatore può continuare a fare la propria parte in assoluta sicurezza. I volontari e il personale delle oltre 3400 sedi di Avis presenti sul territorio nazionale sono costantemente a disposizione per fornire informazioni che aiutino tutti noi a gestire e superare una fase così delicata. La vita di moltissimi pazienti dipende da noi, prenotiamo e andiamo a donare. Sempre”.

Da nord a sud inoltre per tutto il week-end, 14 e 15 marzo,  è possibile contattare i numeri telefonici presenti sul sito di Avis, dalle ore 9 alle 13:30 per poter prenotare la propria donazione. Anche la sede Avis di Lamezia Terme, in via degli Oleandri, resterà aperta per accogliere tutti coloro che vorranno donare il sangue.

Per garantire sicurezza nelle procedure trasfusionali e assicurare il giusto livello di scorte di sangue e plasma per le regolari attività sanitarie il Centro nazionale sangue e CIVIS hanno realizzato lalgoritmo per la chiamata dei donatori. Uno schema tanto semplice, quanto efficace, anche dal punto di vista grafico, che contiene tre rapide domande da presentare telefonicamente al potenziale donatore e verificare, così, che vi siano le condizioni adatte per programmare una donazione.

A.B.

Algoritmo-chiamata-donatori-emergenza-COVID-19_0-1-768x1086-2.jpg

© RIPRODUZIONE RISERVATA