Covid in leggero aumento anche a Lamezia, primario Mancuso: "Per ora cinque ricoveri, situazione delicata solo per pazienti fragili"

ea31c983-e3ca-4732-9d51-9d4619e228e1_6a7bd_2e0c4.jpg

Lamezia Terme - Dopo l'ultimo studio della Fondazione Gimbe, in Calabria nelle ultime settimane si è registrato un aumento di nuovi casi Covid (20,2%) rispetto ai sette giorni precedenti. Anche Lamezia non è "immune", se pur in un contesto che vede il reparto Covid dell'ospedale cittadino, per fortuna, poco "affollato" con soli 5 pazienti. Con il dottor, Gerardo Mancuso, direttore dell'Unità operativa complessa di Medicina interna del presidio ospedaliero lametino, abbiamo fatto il punto della situazione.

"Noi - esordisce Mancuso - abbiamo registrato nelle ultime tre settimane un aumento dei casi. Un aumento relativo all'incidenza dell'infezione con la quasi totalità dei pazienti con piccoli sintomi influenzali o asintomatici. C'è una piccola percentuale di pazienti che però presenta la polmonite da Covid. E questi sono i pazienti defedati, anziani, che hanno polipatologie e alcuni di questi mai vaccinati. Possiamo dire che il trend, se pure in ascesa, non desta preoccupazione perché comunque la quasi totalità dei pazienti non sono pazienti che hanno quella malattia che si presentava uno o due anni fa".

Quali sono i casi da attenzionare maggiormente?

"Quelli che sono più complicati, sono gli anziani, i fragili. Qui, bisogna fare più attenzione soprattutto in famiglia se c'è qualcuno positivo, tenerli più riguardati per il periodo di positività. Basta la mascherina, visto che l'isolamento non è ormai più concepito".

Consigli sui vaccini?

"Sì. Stanno per uscire i vaccini che sono aggiornati alla nuova variante. Come è stato detto l'anno scorso dall'Oms, questa infezione virale non andrà via, rimarrà nella popolazione per un certo periodo di anni e sarà ricorrente come è ricorrente l'influenza. Quindi, dovremo fare i vaccini. Le priorità, ripeto, sono per anziani e fragili. E poi c'è un'indicazione generica sul personale sanitario che a contatto con queste persone devono evitare il contagio".

Ospedale di Lamezia che si conferma centrale per un vasto territorio. È così?

"Sì, perché questo territorio sta diventando punto di riferimento non solo di Lamezia ma di un territorio molto più vasto che va da Paola ad oltre Vibo, e prende anche Soverato. Quindi noi abbiamo una epidemiologia che non è quella propria del Lametino, ma di un territorio molto ma molto più ampio. Diventando un punto di riferimento per un'ampia fetta della Calabria. Le posso anticipare che l'ospedale di Lamezia avrà un aumento di 40 posti nel complesso, prevedendo anche un aumento dell'offerta specialistica".

A. C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA