Curia (Comunità Competente ): "Sviluppiamo le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie a domicilio"

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Reggio Calabria - Lettera aperta, del Portavoce di Comunità Competente, Rubens Curia, alla presidente Santelli e al Commissario ad Acta per il Piano di rientro Cotticelli nella quale evidenzia alcune indicazione sull'assistenza domiciliare in emergenza coronavirus.

“La Pandemia causata dal Covid-19 nel nostro Paese ha gravemente messo in crisi Servizi Sanitari Regionali efficienti come quello della Lombardia di cui noi calabresi usufruiamo con una mobilità passiva annuale di circa 70 milioni di euro; nonostante ciò - si legge nella lettera - la Rete Ospedaliera della Lombardia non è più sufficiente ad assistere i pazienti COVID19 a tal punto che due di questi sono stati trasferiti presso l’Azienda Ospedaliera Pugliese – Ciaccio di Catanzaro. Quanto sta accadendo deve indurci a una profonda riflessione da subito per evitare che  il  nostro Servizio Sanitario, sfiancato da 11 anni di “Piano di rientro”, nonostante ottimi operatori sanitari, vada in crisi qualora le misure di contenimento del COVID19 si rilevino insufficienti; a tal proposito è urgente attivare misure che non inseguano il virus, ma che lo precedano: misure di prevenzione e di riduzione dei comportamenti a rischio rivolte a tutta la popolazione calabrese (distanziamento sociale etc.), ma soprattutto attivare una “Assistenza centrata su tutta la Comunità”, tenendo conto dei soggetti fragili”.

“Rammento, che nella nostra Regione risiedono 414.000 ultrasessantacinquenni - sottolinea - su una popolazione complessiva di 1 milione e 970 mila, che è la Regione che ha la più alta percentuale (23,8%) di abitanti con almeno due patologie croniche e la minor percentuale di malati cronici in buona salute e potrei proseguire con altri dati che dimostrano la fragilità di una ampia fascia di calabresi”.

Come Comunità Competente chiedono che “vengano attivate e potenziate le procedure per l’erogazione di ‘prestazioni sanitarie e socio-sanitarie a domicilio in favore di persone con disabilità che presentano condizioni di fragilità o di comorbilità’, infatti le cure domiciliari riducono il rischio di contagio e allentano la pressione sui Presidi Ospedalieri. Il Governo Conte, per favorire l’Assistenza Domiciliare, ha messo a disposizione delle Regioni il Decreto-Legge 9 marzo 2020, n° 14 “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale in relazione all’emergenza COVID 19” che al comma 2 dell’articolo 9 da facoltà alle Regioni di istituire, entro dieci giorni, unità speciali atte a garantire le cure domiciliari. Inoltre, il Decreto-Legge 17 marzo 2020, n°18” Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale…” incentiva tutte le attività sanitarie che potenzino le “reti di assistenza territoriale “con fondi dedicati ai sensi dell’articolo 18 del Decreto suindicato intimando, tra l’altro, a ogni Regione di istituire un “centro di costo” contrassegnato dal codice “COV 20”. A tal fine, in modo tempestivo, il Commissario Cotticelli con una Ordinanza del 20/3/2020 prot. 115510 ha ordinato alle Aziende Sanitarie di provvedere alla apertura di un centro di costo dedicato per la gestione dell’emergenza da COVID 19 annoverando, tra le spese finanziabili, anche l’assistenza domiciliare. Pertanto - conclude Curia -  la nostra proposta di attivare e potenziare le cure domiciliari. riteniamo sia fattibile in tempi brevissimi, a tal proposito ci rivolgiamo alle S.S.L.L. certi di un buon esito nell’interesse della Comunità calabrese”.

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