È solstizio d’estate, ecco perché è il giorno più lungo dell’anno

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Lamezia Terme – Con il solstizio che è anche il giorno più lungo dell’anno, inizia oggi l’estate, anche se, a guardare il cielo su Lamezia parzialmente coperto, non si direbbe. In tutta la Regione sono previste temperature massime comprese tra 28 e 31 gradi, il cielo sarà sereno o poco nuvoloso su gran parte del paese, fatta eccezione per un aumento della nuvolosità nelle ore pomeridiane sulle zone montuose mentre i mari si presenteranno calmi o poco mossi. Nel resto della settimana l’alta pressione di matrice africana ci accompagnerà sino a domenica e le giornate saranno soleggiate, con pochi temporali pomeridiani confinati sui rilievi. Questa ondata di caldo sarà più intensa rispetto alle precedenti sia come intensità e sia come durata. L’aumento delle temperature diurne e notturne causeranno disagi quali l’aumento dell’afa e dell’umidità. Non sono previsti ricambi d’aria significativi o passaggi perturbati almeno fino all’inizio della prossima settimana e questo aggraverà il problema della siccità.

Il solstizio

Dal latino “Sol” – Sole e “Sistere” fermarsi, il solstizio d’estate quest’anno “è stato poco dopo l'alba, alle 06:24 italiane, in quel momento, "il sole ha raggiunto la sua massima distanza angolare a nord dall'equatore celeste, che è la proiezione in cielo di quello della terra" - ha spiegato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope”. Il Sole culmina allo zenit, nel punto più alto rispetto all'orizzonte del suo percorso annuale e nel giorno del solstizio in tutti i luoghi che si trovano a 23°27' di latitudine nord, i raggi del Sole a mezzogiorno cadono a perpendicolo e ciò è dovuto all'inclinazione dell'asse terrestre, la stessa ragione per cui abbiamo le stagioni.

Il sito archeologico più famoso volto all'osservazione e alla celebrazione del solstizio d'estate è quello di Stonehenge nel Regno Unito. Stonhenge è caratterizzato da grandi megaliti che raggiungono fino 50 tonnellate di peso disposti in due cerchi concentrici, la sua funzione, si racconta, pare servisse agli uomini del neolitico, forse i Druidi, per studiare i fenomeni astronomici legati al Sole, tanto che il sito divenne un vero e proprio tempio.

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