Elezioni provinciali di Catanzaro, Lamezia potrebbe essere la grande assente

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Catanzaro - Tra i temi politici al centro dell'agenda del nuovo anno non solo le elezioni regionali, fissate nel prossimo 11 aprile dopo la prima indicazione di data del 14 febbraio, ma anche le elezioni provinciali a Catanzaro e a Cosenza. Nel capoluogo bruzio il presidente Franco Iacucci ha indicato la data del prossimo 7 febbraio per una votazione che è di secondo grado, ovvero prevede la partecipazione solo degli eletti nei consigli comunali e non dell'intero corpo elettorale. La data indicata da Iacucci è contestata e potrebbe essere presto presentato un ricorso al Tar.

Quel che più a notizia, invece, è la situazione della provincia di Catanzaro. Qui il presidente è il sindaco di Catanzaro è Sergio Abramo. L’amministrazione provinciale di Catanzaro, invece, che è chiamata al rinnovo del Consiglio provinciale (ma non del presidente che resterà in carica per altri due anni) ha assunto un atteggiamento più attendista rispetto a Cosenza e le elezioni potrebbero tenersi nel mese di marzo. Ciò che suscita attenzione è che - anche questa volta - il grande assente potrebbe essere il comprensorio del Lametino, a partire dalla città di Lamezia Terme, monca dei suoi organi elettivi dopo la sentenza del Tar che ha indetto il voto in 4 sezioni e prodotto il commissariamento del Comune.  Due anni fa, infatti, lo scioglimento del comune non ha permesso la partecipazione dei consiglieri comunali lametini alle consultazioni di secondo grado sia nella loro qualità di votanti che di candidati. Un vulnus di rappresentatività che potrebbe riproporsi anche in questa occasione. Non solo, anche altri due Comuni al momento sono affidati a un commissario, il Comune di Decollatura per via delle dimissioni del sindaco e quello di Falerna, dove l'amministrazione è caduta in anticipo rispetto alla scadenza naturale per via delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri.

G.V.

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