Emodanneggiati calabresi senza risarcimenti mensili, “blitz” D’Ippolito (M5S) in Cittadella: “Informerò il Ministero” - VIDEO

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Catanzaro – “Le uniche due persone che oggi ci potevano dare una risposta in Regione non c’erano, mentre i funzionari si sono stretti nelle spalle”. Una visita senza preavviso quella fatta dal deputato del M5S alla Camera Giuseppe D'Ippolito negli uffici della Cittadella, per provare a vederci chiaro sulle problematiche che in Calabria stanno gettando nello sconforto circa 1.300 cittadini emodanneggiati.

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Proprio a loro infatti, secondo una legge nazionale ormai in vigore da anni, spetterebbero dei risarcimenti mensili che però nella nostra Regione avrebbero subito uno stop, creando notevoli disagi a pazienti che già quotidianamente devono affrontare un calvario non indifferente.

D'Ippolito: "Dirigente assente e delegata in ferie"

“Sono arrivato qui per una verifica dopo una segnalazione ricevuta dalla presidente dell’associazione emodanneggiati Rosina Mendicino – spiega D’Ippolito – proprio perché tante vittime legate al sangue infetto da un po’ di tempo si ritrovano senza contributi erogati. Sono venuto per poter dialogare della problematica con il dirigente del dipartimento sanità dottor Zito e della delegata in materia, la dottoressa Crucitti. Entrambi però, non c’erano e mi è stato riferito che la stessa inoltre – prosegue D’Ippolito – presa la delega, dopo poco si è messa in ferie e lo è tuttora".

Adesso, in sostanza, per la fase di liquidazione delle pratiche già complete - aggiunge - manca la firma di un dirigente, per quelle future invece, sono state date istruzioni agli uffici di richiedere a ciascun paziente ulteriore documentazione consistente nel certificato di esistenza in vita”. D’Ippolito, affiancato da una delegazione di emodanneggiati, ne segnala così degli step troppo farraginosi ai quali per legge dovrebbero provvedere invece le pubbliche amministrazioni, senza mettere ancor di più in difficoltà pazienti non tanto pratici con gli strumenti telematici per invio delle certificazioni tramite pec o raccomandata se si tratta di anziani impossibilitati a muoversi.

“L’unica Regione che non ha pagato è risultata essere la Calabria – spiega la presidente emodanneggiati Mendicino – ci sono i conteggi e i decreti fatti e solo perché manca la dottoressa Crucitti non possiamo percepire questi soldi”.

"Oggi, non essendoci le uniche due persone preposte – prosegue quindi D’Ippolito – non ho potuto ricevere risposta, mentre dagli uffici mi hanno presentato difficoltà nell’accedere direttamente alle informazioni dei Comuni, cosa che si potrebbe risolvere chiedendo l'accesso diretto all'anagrafe dei Comuni. Non mi resta che informare il Ministero – ha concluso il deputato – con un atto di sindacato ispettivo, con un’interrogazione o con chiarimenti presso la direzione competente”.

Alessandra Renda

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