Esposta nella chiesa dell’Immacolata di Curinga reliquia di San Francesco d’Assisi

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Curinga - È stata ufficialmente esposta alla pubblica venerazione nella chiesa dell’Immacolata di Curinga una piccola reliquia proveniente dalla veste di San Francesco d’Assisi rinvenuta in maniera fortuita durante i lavori di ricatalogazione dell’archivio della Confraternita dell’Immacolata, una delle tante antiche realtà associative che operano nel tessuto religioso del borgo. Come emerso da successive ricerche del Priore della Confraternita Pietro Mazzocca, la reliquia sarebbe stata donata alla Confraternita dall’allora vescovo di Nicastro Domenico Maria Valensise l’11 maggio 1893, in occasione di una sua visita pastorale a Curinga di cui è stata ritrovata notizia anche negli archivi della Diocesi. Ritrovato anche un documento che attesta l’autenticità della reliquia, nel quale Valensise dichiara che il frammento, racchiuso in una piccola teca di ottone sigillata in argento e coperta da “un unico pezzo di cristallo” è stato “riconosciuto sacro” e pertanto donato per “esporlo alla pubblica venerazione”.

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Grande la gioia della comunità di Curinga, espressa in una processione cui hanno partecipato insieme alla Confraternita dell’Immacolata anche le Fraternità Francescane Secolari di Curinga e di Lamezia Terme con i loro stendardi, e che ha condotto la reliquia dalla Chiesa Matrice alla Chiesa dell’Immacolata, dove è stata celebrata una messa solenne presieduta dal Provinciale dei Cappuccini di Calabria frate Pietro Ammendola e concelebrata da frate Giuseppe Sinopoli Guardiano del Convento di Sant’Antonio in Lamezia Terme, frate Bruno Macrì e frate Gianluca Crudo, don Pino Fazio, con la partecipazione di don Franco Granata, don Franco De Cicco e di tutti i giovani Novizi Cappuccini che quest’anno studiano al Convento di Morano Calabro, accompagnati dal Maestro dei Novizi, e provenienti da Puglia, Sicilia, Campania e anche dal Portogallo e dal Brasile.

“Provo grande emozione per la reliquia rinvenuta” ha dichiarato frate Ammendola, “Infatti già 5 anni fa la Ministra dell’Ordine Anna Maria Grasso mi aveva espresso il desiderio, data la grande devozione francescana della nostra comunità, di possedere una reliquia del Santo. Mi ero attivato, ma poi lo scoppio della pandemia aveva sospeso ogni iniziativa. Di nuovo il desiderio era riemerso alla fine dello scorso anno, e avevo nuovamente deciso di provvedere. Ma San Francesco è stato più veloce di me”. La reliquia sarà ora esposta in cima a una colonna di marmo vicino la statua del Santo in un apposito reliquario. Altri oggetti e paramenti sacri rinvenuti durante i lavori di ricatalogazione dell’archivio, la cui conclusione è prevista entro il 2023, saranno esposti in una Mostra Permanente nei locali prospicienti la chiesa. E non si escludono altre sorprese.

Giulia De Sensi

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