"Festival delle Erranze e della Filoxenia", Museo della civiltà contadina ed artigiana di Serrastretta riapre i battenti

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Serrastretta - Dopo un lungo inverno di restauro, il museo della civiltà contadina ed artigiana di Serrastretta riapre i battenti in occasione della terza tappa del “Festival delle Erranze e della Filoxenia”, che si terrà domenica 21 luglio. Il festival sarà un Urban trekking per le strade del centro storico alla riscoperta delle bellezze del paese e della sua storia di cui ha fatto parte anche Cesare Pavese in una breve esperienza di confino. Una delle tappe principali sarà proprio il rinnovato museo. Gestito dalla Pro Loco all’interno dell’ottocentesco Palazzo Pingitore si propone di preservare la memoria storica di una comunità montana operosa e dedita al lavoro artigianale e di essere portavoce di quei valori di genuinità e laboriosità di cui essa è depositaria.

Nella prima sezione del museo viene rappresentato il mestiere di falegname, data la presenza di numerosi ettari di bosco circostante è stata indubbiamente l’attività più redditizia del territorio. In particolare, viene illustrato l’antico lavoro de “U seggiaru”, ovvero l’artigiano specializzato nella costruzione delle sedie, riproposto nell’intera filiera produttiva, dall’attività di falegnameria, fino a quella dell’impagliatura. Questo era il mestiere nel quale si erano specializzati gli abitanti del luogo, attività che risale al XVII secolo; un “saper fare” tramandatosi di generazione in generazione che oggi è ridotto alla presenza di poche botteghe artigiane, ma è valso a Serrastretta il titolo di “capitale meridionale della sedia”. In una seconda sezione del museo è presente la riproduzione della vita domestica: la suddivisione delle aree della casa e gli arredi ripropongono fedelmente l’ambientazione di fine ottocento. Particolare attenzione è data alla descrizione dei lavori femminili che vanno dalla produzione di manufatti al telaio fino alla lavorazione nostrana della ginestra.

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Il museo, oltre a ribadire il suo carattere conservativo e divulgativo si prospetta di essere uno spazio sempre vivo offrendo una variegata gamma di attività formative ed educative indirizzate a scuole, famiglie e gruppi organizzati. Inoltre, in occasione della manifestazione Serrastretta nel Tempo, che si terrà nei giorni 10 e 11 Agosto, sarà teatro della rievocazione storica di usi, tradizioni, mestieri e rituali della cultura popolare serrastrettese: “u seggiaru” ritornerà in bottega, la donna lavorerà al telaio per preparare “a dota” per il matrimonio della figlia, l’anziana “assittata” nelle “vinelle” racconterà fatti popolari, si metterà in scena poi l’intero rituale del fidanzamento, fino alla festa del matrimonio che coinvolgeva tutta la comunità. Un viaggio davvero affascinante alla riscoperta della Serrastretta di oltre un secolo fa.

D.C.

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