Giornalismo e grandi inchieste, presentato a Lamezia l’ultimo libro di Lilli Gruber: "Raccontare i fatti senza condizionamenti"

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Lamezia Terme - Presentato ieri sera al teatro comunale Grandinetti l’ultimo libro di Lilli Gruber “Marta Gellhorn La guerra contro e il dovere della verità”. La nota giornalista e conduttrice di “OttoeMezzo” insieme al suo compagno, Jacques Charmelot, ha spaziato su tanti temi che riguardano il lavoro del giornalista in particolare quello dei grandi inviati sui fronti caldi delle guerre nel mondo. La Gruber, incentrando il suo lavoro sulla prima inviata di guerra, Marta Gellhorn, terza moglie di Ernest Hemingway, nel libro ripercorre diverse storie. Tra le tante, anche quella del suo compagno “conosciuto a Kabul”.

Nel corso della serata le domande anche di molti studenti, alle quali la Gruber non si è sottratta, apprezzandole e ringraziando la platea. Dalla libertà di informazione, al ruolo del giornalista “che deve sempre raccontare la verità. I protagonisti - ha evidenziato - non siamo noi, ma i fatti che vanno sempre raccontati senza condizionamenti, verificando le fonti nell’interesse della collettività”. “Ritrovai Martha anni dopo, quando ormai avevo scelto di diventare una giornalista, come lei.” La voce di Martha Gellhorn, la più grande corrispondente di guerra del Novecento, intreccia quella di Lilli Gruber che con il nuovo romanzo racconta, di battaglia in battaglia, la bellezza e la responsabilità del giornalismo in un tempo che ha più che mai bisogno di verità. Dal canto suo, Charmelot, che da due anni sta lavorando in Calabria per un docufilm sulla ‘Ndrangheta e sul processo Rinascita Scott, ha parlato di “Calabria da liberare dalla criminalità. Ho scoperto una terra bellissima che ha tante potenzialità”. Prima della presentazione del libro, apprezzata esibizione degli alunni del Liceo Campanella, indirizzo Coreutico, con una balletto dedicato alla figura femminile, che ha raccolto i consensi e soprattutto gli applausi del teatro comunale.

A.C.

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