I dettagli dell'accordo Calabria-Cuba: la Regione pagherà viaggi e alloggio, i medici lavoreranno 40 ore a settimana

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Catanzaro - Cinque giorni lavorativi per 40 ore settimanali da lunedì a venerdì, ferie italiane e cubane cumulabili e un rimborso spese di 1.200 a ogni medico. Sono questi alcuni dei passaggi dell'accordo siglato fra la Regione Calabria e la cooperativa Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos per l'arrivo a settembre di un gruppo di professionisti cubani che lavoreranno a servizio delle Asp calabresi. La scelta del presidente della Regione e commissario alla Sanità è in queste ore al centro di un dibattito molto forte fra chi ritiene l'accordo fuori luogo anche sul piano economico perché non valorizza le professionalità calabresi, e chi invece promuove la scelta perché si andranno a coprire i vuoti di organico nel servizio sanitario regionale.

Ma cosa prevede l'accordo? L'accordo durerà due anni e inizialmente ad arrivare in Calabria saranno 137 medici cubani, fino a raggiungere il massimo di 497 unità. Il costo indicato nell'accordo, è quello di 4.700 euro al mese per medico, di cui 3.500 alla a Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos S.A. (a totale capitale in capo allo Stato cubano) e la società e 1.200 agli stessi medici a titolo di rimborso spese, per un totale di 28 milioni di euro all'anno. Saranno a carico della Regione, "i costi di trasporto internazionale e nazionale di professionisti sanitari cubani nella Repubblica Italiana per le vacanze durante l'esecuzione dell'accordo, per l’inizio e la conclusione dei servizi forniti". La Regione - ancora - dovrà garantire: "alloggio, mobili e servizi necessari agli operatori sanitari cubani (mobili, elettrodomestici, utensili da cucina, biancheria, acqua, elettricità, internet, gas, telefono, aria condizionata, computer)".

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