Inaugurati a Catanzaro i giardini "Lea Garofalo"

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Catanzaro - E' stata inaugurata a Catanzaro, dal sindaco Sergio Abramo l'installazione artistica, realizzata da Cinzia Nania, dell'Accademia delle Belle arti, dedicata a Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa e bruciata in Lombardia nel 2009. L'installazione é stata collocata nei giardini di San Leonardo intitolati a Lea Garofalo. "Abbiamo voluto portare ai nostri giovani - ha detto Abramo - la testimonianza di una grande donna che ha contrastato la 'ndrangheta. È un messaggio per tutti". Il sindaco, nell'occasione, ha ricordato Marco Gentile, il giovane ucciso il 24 ottobre scorso proprio nei pressi dei giardini di San Leonardo.

"La morte di Marco - ha detto - ha sconvolto l'intera comunità. Per questo come amministrazione stiamo cercando, anche attraverso gesti simbolici ma molto significativi, come l'intitolazione di oggi, di contrastare il fenomeno della droga evitando la devianza. Questo obiettivo si può raggiungere solo combattendo la disoccupazione. Per questo serve un incontro con tutte le istituzioni, per valutare l'utilizzo dei fondi europei e creare prospettive per i giovani".

Alla manifestazione erano presenti Marisa Garofalo, sorella di Lea; Fabio Venneri e Carmela Elia, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale di Petilia Policastro, il centro della provincia di Crotone di cui era originaria Lea Garofalo; Adriana Musella, del coordinamento antimafia Riferimenti, e la cantastorie Francesca Prestia, che ha dedicato una canzone a Lea Garofalo. Marisa Garofalo ha ricordato come la sorella fosse "una persona amante della vita e della libertà. Lea - ha aggiunto - ha sacrificato la sua vita per la figlia Denise. Voleva che crescesse libera. I suoi assassini hanno voluto distruggere il suo corpo ma non sono riusciti a distruggere il suo messaggio per i giovani, trasformandola in un'eroina della lotta alla mafia e della cultura".

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