Incendi, 4mila interventi in estate: nel lametino perse intere aree boschive

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Lamezia Terme - Un’estate impegnativa per la Calabria sul fronte incendi, con circa 4000 interventi in tutta la regione e intere aeree boscate andate perdute nel territorio del lametino. È questo il dato che arriva dalla Direzione Regionale Vigili del Fuoco Calabria nel periodo di riferimento che va dal 15 luglio all’8 settembre.

Le province maggiormente colpite - secondo il dato scaturito dalla fine della convenzione Aib (Antincendio Boschivo) - sono state quest’anno Cosenza, Reggio, Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone, con picchi maggiori nel periodo dall’8 fino al 26 e 27 agosto, con circa 200 interventi in una sola giornata. In particolare, per quanto riguarda la provincia di Catanzaro, le zone più colpite - come evidenziato dai dati finita la convenzione Aib 2019 - sono state le zone costiere del lato ionico ma anche tirrenico e nelle zone del lametino – Falerna, Gizzeria, Marcellinara, Lamezia stessa, in particolare in località Acquadauzano ma anche i territori verso il Reventino. Incendi, questi, che hanno causato, di fatto, la perdita di intere aree boscate.

“Vibo, nonostante a livello numerico sia la quarta come numero di incendi - precisano dalla Direzione Regionale Vigili del Fuoco Calabria - considerando l’estensione della provincia è stata effettivamente quella che ha avuto un po' più danni con un totale di circa 664 che hanno interessato di più la zona costiera e molto meno la zona del Parco Naturale Regionale delle Serre”. “Escluso il Parco del Pollino, dove ci sono stati incendi durati anche per 2 o 3 giorni dove insieme ai Vigili del Fuoco, con Canadair e mezzi della Regione hanno operato anche le associazioni di volontariato del territorio - nelle zone di Orsomarso e Saracena - sia il Parco della Sila, che il che Parco Naturale Regionale delle Serre che quello dell’Aspromonte, secondo i dati di riferimento, hanno subito pochi danni, gli interventi sono stati per lo più sulle zone costiere e zone sia lato ionico che tirrenico”.  

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“Per quanto riguarda invece la Sila in totale nel periodo di riferimento si sono riscontrati meno di 10 incendi che hanno interessato, però la Sila Grande, la Sila cosentina mentre - precisano - la Sila catanzarese è stata salvaguardata”. “Nella zona del reggino - secondo i dati forniti dal Comando - gli interventi si sono effettuati sia sulla zona costiera sul tirreno che sullo ionio in modo particolare nei territori di Gioiosa e Roccella si sono verificati grossi incendi che hanno causato problematiche alle abitazioni e alla popolazione, i nostri interventi sono per lo più mirati sempre ad incendi dove c’è il pericolo per le abitazioni”. Come indicato dal Direzione Regionale Vigili del Fuoco Calabria però: “il 99,9% degli incendi non parte mai a caso, e l’auto combustione è rarissima, per cui possono capitare altri tipi di situazioni come l’incendio di un’auto che poi si propaga intorno ma rientrano anche queste situazioni in una percentuale molto bassa, tutto il resto sono da considerarsi come incendi dolosi”.

Prendendo quindi i dati del periodo di riferimento della convenzione dal 15 luglio all’8 agosto il 2019 viene precisato che “è stato come anno gestibile nonostante i disagi e i danni che gli incendi hanno provocato, interventi cospicui ma mai a livello del 2007 e 2017 in cui abbiamo avuto le più elevate situazioni di criticità. l’anno scorso invece - il 2018 grazie al tempo clemente abbiamo avuto un’attenuazione degli incendi”.

La convenzione Aib 2019

Nel mese di luglio scorso con decorrenza da giorno 15 il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si è potenziato nella lotta per il contrasto del fenomeno degli incendi boschivi sul territorio calabrese. Alla presenza del Prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Oliviero Roberto Dodaro, del dirigente della Regione Calabria Salvatore Siviglia e del Commissario Straordinario dell’Azienda Calabria Verde Aloisio Mariggiò è stata stipulata la convenzione A.I.B. 2019. In questo modo sono state regolate le attività afferenti al piano tecnico organizzativo della campagna antincendi boschivi tra il Cnvvf e la Regione Calabria a seguito dell’approvazione del Piano per la previsione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi.

Sul piano operativo è stato previsto il potenziamento stagionale mediante l'impiego di specifiche risorse strumentali e di personale dedicato alla finalità AIB (Antincendio Boschivo): centri di coordinamento Aib della Regione Soup (Sala Operativa Unificata Permanente) e COP (Centri Operativi provinciali) nonché delle sale operative del CNVVF; squadre operative AIB e squadre DOS (Direttore delle operazioni di spegnimento), quest’ultime preposte al coordinamento sullo scenario operativo delle operazioni di spegnimento degli incendi più complessi e degli eventuali mezzi aerei della flotta regionale e nazionale assegnati agli stessi.

Nel dettaglio del potenziamento operativo sul territorio, la convenzione prevede: nel periodo compreso tra il 15 luglio e l’8 settembre, l’incremento, su tutto il territorio regionale, del dispositivo ordinario di soccorso Vigili del Fuoco come di seguito riportato: "nelle quattro settimane classificate a minor rischio incendio boschivo, l'impiego di 7 squadre operative Vigili del Fuoco e 7 squadre Dos; nelle quattro settimane classificate a maggior rischio incendio boschivo, l’impiego di 13 squadre operative Vigili del Fuoco e  13 squadre Dos”.

L’importanza dei Dos (Direttore delle Operazioni di Spegnimento)

Numerosi sono stati poi, gli interventi in cui è stato necessario il Dos - Direttore delle Operazioni di Spegnimento - che ha coordinato sia i Canadair della flotta nazionale sia i mezzi della flotta regionale. “Quest’anno - raccontano - abbiamo potuto usufruire anche del nostro elicottero dei Vigili del Fuoco del reparto volo di Lamezia, che nel suo piccolo - essendo al suo primo anno di attività - ha partecipato a 24 interventi di incendi boschivi dando anche il suo supporto”.

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La figura del Dos è stata utilizzata anche dove gli interventi aerei non sono stati necessari o dove non è stato possibile utilizzarli per l’orografia del terreno. Questa nasce e viene formata presso il Polo Didattico di Lamezia Terme che, dal 2009, è l’unico in Italia, il cui responsabile della è l’ingegner Luigi Ricci.  Una figura che si rivela utile nella gestione degli interventi di spegnimento anche dove il mezzo aereo non è presente perché come precisano: “Il Dos non deve essere visto solo come la persona che sta a terra a dare indicazioni al mezzo aereo, ma è un direttore delle operazioni spegnimento a 360° coordinando sia le squadre che stanno a terra, sia il mezzo aereo se è intervenuto - e aggiungono - dei quasi 4000 incendi a cui si è fatto riferimento, in quasi 600 interventi dove c’è stato il Dos solo 200 hanno avuto l’effettiva presenza del mezzo aereo".

A.B. 

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