L’odissea sull’ammodernamento della Statale Jonica 106: ancora nessun cantiere in atto

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Roma – Ancora nessun cantiere in atto e un ammodernamento che sta diventando una vera e propria via Crucis. E’ quello che riguarda la statale 106 jonica, la superstrada che dovrebbe collegare più celermente la Calabria con la Basilicata e la Puglia. Anche il Corriere della Sera, con un articolo a firma di Fabio Savelli, ne ripercorre tutto l’iter, partendo dalle ultime dichiarazioni del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli: “Non c’è nessun ostacolo, siamo tutti accomunati dalla volontà di chiudere, finalmente, un progetto che serve a tutti”. Il Corriere della Sera ricorda infatti “tre anni di inadempienze, tra permessi autorizzativi arrivati con grande ritardo da parte del Cipe, il comitato per la programmazione economica degli investimenti alle dipendenze di Palazzo Chigi, e una dialettica spesso conflittuale tra il committente Anas e il general contractor responsabile dell’opera: Astaldi, appena finita in concordato”. ll presidente di Ance, l’associazione dei costruttori, Gabriele Buia qualche giorno fa ricordava al Corriere “un’opera che ha superato l’analisi costi-benefici del governo per la realizzazione del megalotto 3 e che ha in dotazione un finanziamento da quasi 1 miliardo rimasto inoperoso nonostante l’ok arrivato proprio dal Cipe il 3 agosto 2018”.

A breve dovrebbe essere tutto pronto a ripartire, con i lavori che inizieranno non prima dell’autunno. Il megalotto 3 (Sibari - Roseto Capo Spulico) prevede un importo di circa 1,3 miliardi, già finanziato appunto per 964 milioni dopo approvazione del Cipe (la prima è arrivata nel 2011) e per i restanti 365 milioni inseriti nel Contratto di programma 2016-2020 dell’Anas. "Soldi già disponibili – conclude il Corriere della Sera - eppure dopo otto anni non è partito alcun cantiere. Con il settore delle costruzioni vicino al collasso”.

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