Lamezia, al liceo 'Galilei' chiusa la VI edizione del Festival della Scienza

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Lamezia Terme - "Anche quest’anno è giunto alle sue battute conclusive uno tra gli appuntamenti più importanti promossi dal Liceo Scientifico Galilei, il Festival della Scienza. L’evento, dispiegato su più giorni e realizzato in gran parte in presenza, come noto, è volto alla divulgazione della cultura scientifica ed umanistica, inteso quale momento di incontro tra la scuola ed il territorio. Quest’anno tema cardine del Festival è stata l’opera di Dante Alighieri, di cui ricorre il centenario e il cui pensiero, con il suo spirito multidisciplinare, ha ispirato la contaminazione tra scienze, sport, letteratura e filosofia" è quanto si legge in una nota.  L’organizzatrice della serie di eventi che hanno arricchito il calendario, la Professoressa Ida Trimarchi, “ha voluto segnare un ritorno allo stare insieme e al vivere la Scienza in prima persona”- come da lei asserito in occasione della cerimonia di apertura del Festival- “e, soprattutto, un ritorno alla normalità che dovrà comunque essere graduale e prudente. Il nostro obiettivo per l’edizione 2021 è stato quello di offrire un Festival il più possibile completo e di farlo in totale sicurezza. Per questo, abbiamo riaperto i laboratori alle scolaresche, visitatori di cui abbiamo sentito la mancanza nella scorsa edizione”. Ha poi puntualizzato che la scelta del Sommo Poeta come fonte di ispirazione non è stata casuale: il verso finale dell’Inferno “Uscimmo a riveder le stelle” è sinonimo della voglia di ricominciare che ha animato la realizzazione dei laboratori, degli incontri con l’autore, dei momenti di confronto con esperti del mondo scientifico universitario che hanno dialogato in questi giorni con gli allievi dell’istituto.

"Il tutto si è svolto - spiegano - secondo due percorsi complementari: seminari, laboratori e varie attività in presenza sono stati affiancati da appuntamenti online condivisi dall’intero istituto, durante i quali gli studenti nelle vesti di “animatori scientifici” si sono messi in gioco denotando impegno, spirito di iniziativa e capacità di trasferire le personali conoscenze acquisite nelle più svariate o variegate situazioni. Lo scopo è stato, quindi, far riscoprire la voglia di mettersi in gioco, sperimentare nuovi metodi e costruire abilità per acquisire nuove conoscenze nel segno della promozione, valorizzazione e trasmissione del sapere scientifico-culturale. La ricchezza e la qualità della manifestazione è stata visibile nelle tante proposte che gli studenti, protagonisti assoluti, hanno organizzato con notevole entusiasmo. Gli stessi hanno dedicato, attraverso uno scenario suggestivo fatto di drammatizzazioni, momenti musicali e dialoghi filosofici, incontri e laboratori organizzati ad hoc per gli studenti delle scuole medie che hanno accolto l’iniziativa partecipando con viva attenzione e rimanendone piacevolmente colpiti. I piccoli visitatori hanno animato i luoghi del Festival e popolato i laboratori organizzati nel totale rispetto delle normative vigenti e con una grande attenzione alla sicurezza".

"In parallelo - aggiungono - noti docenti dell’Università della Calabria hanno privilegiato la scuola scegliendola quale sede di svolgimento di seminari ed incontri che hanno dato voce alla scienza più avanzata e sono stati fondamentali per comunicare azioni, buone pratiche e buone prassi legate allo sviluppo sostenibile ambientale, sociale e culturale preludendo ad una prestigiosa collaborazione che certamente durerà nel tempo. Tra i docenti intervenuti la professoressa Aiello, di chimica generale, che ha trattato il tema dell’eterna vita dell’alluminio facendo riferimento alla cultura del riciclo e dell’economia circolare; il professore Godbert che ha dissertato sui polimeri, con particolare riguardo alla nanotecnologia, e il professore De Luca che ha incuriosito la platea con una interessante trattazione sui materiali del futuro. Nella giornata di martedì insieme al professore Scarciglia, massimo esperto del suolo calabrese, sono stati trattati temi riguardanti le georisorse ma anche i rischi legati al territorio lametino. I seminari si sono conclusi con l’intervento della docente di Fisica Applicata, Prof.ssa Maria Penelope De Santo, che ha incantato i ragazzi delle quinte classi con argomenti riguardanti il campo dell’ottica applicata all’industria dei display. La giornata conclusiva si è pregiata della presenza del personale militare e civile del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro con una lezione rivolta alle classi seconde sull’ “Educazione alla legalità e alla sostenibilità ambientale” e la messa a dimora di piantine donate dal suddetto Reparto. Ancora una volta il liceo ha mostrato la propria attenzione ad un approccio educativo mirante alla valorizzazione del talento di ogni studente, sia attraverso la costruzione di un clima di lavoro favorevole, in cui ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità, sia mediante la quotidiana creazione di un contesto stimolante e coinvolgente".

"Sono contenta di poter dire – conclude la Preside Teresa Goffredo - che, nonostante le limitazioni, il Festival ha mantenuto la sua identità: i laboratori si sono svolti in presenza e in completa sicurezza, mentre conferenze, conferenze/spettacolo si sono tenuti online. Tra le novità del Festival della Scienza, grande successo ha riscosso il Concorso Fotografico e l’inaugurazione del primo campo di padel in una Scuola. Quanto sopra per evidenziare come il Galilei si conferma sempre più, anno dopo anno, un fondamentale punto di riferimento per l’educazione dei ragazzi del nostro territorio. Occasione per dimostrare come la scuola non sia solo un luogo per acquisire competenze scolastiche, ma “comunità per coltivare passioni”. Un grazie a tutti gli studenti e a quei docenti che hanno lavorato magistralmente per raggiungere traguardi così straordinariamente ambiziosi".

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