Lamezia: Al via il processo per l'omicidio di Adele Bruno

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Lamezia Terme, 14 ottobre - Morire a poche ore dal suo ventisettesimo compleanno e per mano di chi si fidava. Così Adele Bruno, uccisa da Daniele Gatto, reo confesso, nel pomeriggio del 30 ottobre 2011.  E’ passato quasi un anno da quando, la mattina del suo compleanno, il 31 ottobre, gli agenti del commissariato, su indicazione dello stesso Gatto, hanno ritrovato il corpo senza vita di Adele, tra l’altro sfregiato da un corpo contundente, vicino un casolare diroccato tra gli ulivi in località Montesanti. L’omicidio della giovane e bella ragazza ha destato profondo sgomento in tutta la città e il sindaco, in occasione dei funerali, svolti  il 2 novembre 2011,  ha proclamato il lutto cittadino.

Domani, il 15 ottobre, si celebrerà il processo. La difesa di Gatto, con gli avvocati Francesco Gambardella e Giulia Benincasa, hanno chiesto ed ottenuto il rito abbreviato per il loro assistito. Da quando si apprende, la strategia difensiva  si dovrebbe avvalere anche di una perizia psichiatrica. E, a quanto si apprende, Gatto sarebbe stato assistito, dal momento del suo ingresso nel carcere di Castrovillari, da uno psicologo. Tale strategia difensiva, ovviamente, non fa piacere alla famiglia della ragazza, assistita dall’avvocato Massimo Sereno. Per i familiari c’è il timore che tutto questo sia fatto per cercare di diminuire al massimo gli anni di permanenza di Gatto in carcere  e che uno sconto di pena non possa essere commisurato alla tragedia subita con la perdita di Adele.

L’udienza, probabilmente a porte chiuse, dovrebbe svolgersi non nella tradizionale aula penale, ma nell’ufficio del Gup. Il processo che si apre domani, quindi, avverrà in un clima molto delicato e con i familiari di Adele, da una parte, a chiedere che sia fatta giustizia per la giovane vita spezzata e, dall’altra, una difesa che si avvarrà di quanto previsto dalla legge per far ridurre la pena al suo assistito reo confesso. Una vicenda su cui è calato il silenzio in tutti questi mesi, ma che si riaccende ora per fare piena luce sugli ultimi istanti che hanno spinto all’omicidio ed hanno condotto Adele verso una morte prematura e crudele.

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