Lamezia, al via “Trame 12” dal 21 al 25 giugno: tutte le novità

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Lamezia Terme - Ѐ stata presentata presso la sede dell’Istituto Enciclopedia Italiana Treccani di Roma la XII edizione di Trame, Festival dei libri sulle mafie, che si svolgerà a Lamezia fra Piazzetta San Domenico e il Chiostro dal 21 al 25 giugno, con un evento in anteprima giorno 20 in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, in collaborazione con le realtà sociali del territorio che si occupano di accoglienza ai migranti. Il tema di quest’anno sarà infatti “Mediterraneo. Crocevia di mafie, migrazioni, sogni” e ruotano attorno ad esso una serie di novità illustrate dal direttore artistico Giovanni Tizian, dal presidente della Fondazione Trame Nuccio Iovene, dalla coordinatrice del progetto Cristina Porcelli, introdotti in conferenza stampa dalla padrona di casa Loredana Lucchetti, responsabile degli eventi culturali della Fondazione Treccani, che ha portato i saluti di Massimo Brai, direttore generale dell’Istituto, e di Mario Romano Negri, presidente della Fondazione con cui Trame collabora ormai da anni, non solo durante il Festival ma attraverso una serie di progetti educativi che portano la legalità per tutto l’anno nelle scuole e nelle carceri minorili.

Quest’anno Treccani sarà presente al Festival attraverso il contributo di Francesco Benigno, Ordinario di Storia Moderna alla Normale di Pisa, che terrà una Lectio Magistralis proprio sul tema del Mediterraneo, già trattato in una pubblicazione edita dalla Fondazione. Un apporto che arricchirà il programma di un evento ormai consolidato sul territorio, traguardo non scontato secondo Iovene e Tizian, raggiunto anche grazie al contributo di numerosi e notevoli partner, come Confcommercio, la Camera di Commercio dell’Area Centrale della Calabria, Fondazione Carical – che ha aderito per la prima volta –, Rai per la sostenibilità, rappresentata da Rossella Antonini, nonché la Camera dei Deputati e il Ministero dell’Interno. A partecipare alla realizzazione del Festival anche la Comin and partners, l’Arci nazionale, il Premio Morrione, il Premio cinematografico Nastri d’Argento – nell’ambito del quale sarà proiettata giorno 20 la pellicola vincitrice del Nastro Legalità – e la Direzione regionale Musei, grazie alla quale verranno organizzati degli itinerari tematici sul Mediterraneo che coinvolgeranno il Museo Archeologico Lametino. Fra i partner storici rimangono Legambiente, che presenterà il suo report annuale sulle ecomafie, e le realtà presenti sul territorio come il Sistema Bibliotecario Lametino e il Chiostro Caffè Letterario. In tutto oltre 90 ospiti e 22 titoli da discutere per un’edizione inevitabilmente focalizzata sul 30esimo anniversario dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, che vedrà l’intervento del Procuratore Aggiunto di Firenze e di quello di Reggio Calabria, impegnati in processi connessi, ma anche di Nicola Gratteri, figura di riferimento per il territorio.

“Ma ricorrono anche i 10 anni da un’altra strage, che è il naufragio di Lampedusa” aggiunge Tizian, “e a distanza di pochi mesi da quello di Cutro discuteremo sulle cause, che stanno non solo nell’avidità dei trafficanti ma anche nel cinismo di certa politica”. Dunque incontri con i rappresentanti delle ONG – fra i presenti anche Cecilia Strada – per indagare attorno ad una rete criminale che attraversa le acque, fino a raggiungere anche il paradiso fiscale di Malta, a proposito del quale sarà viva la testimonianza della sorella di Daphne Caruana Galizia, la cronista uccisa per aver indagato. A portare la loro voce anche gli inviati nelle zone di guerra, dall’Ucraina alla Palestina, e la figlia di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa dal regime. “Si parlerà naturalmente anche della cattura di Matteo Messina Denaro”, spiega ancora il direttore artistico, “e non per fare gossip, com’è ultimamente accaduto, piuttosto interrogandosi sulla rete di connivenze che hanno permesso a quest’uomo di rendersi invisibile per 30 anni”. “Il 25, in chiusura” annuncia Iovene, “avremo il primo evento di “Piazza Connection”, la rete dei Festival sulle mafie che abbiamo creato insieme ad altre cinque regioni d’Italia, e anche il primo collegamento con la rete dei Festival del Sud che ci vedrà comunicare in diretta con una piazza di Salerno”.

“Il nostro Festival vuole essere anche occasione di scambio fra persone che lavorano nel settore, appassionati, cittadini attivi”, sottolinea Porcelli, “per questo offriremo laboratori mattutini per giornalisti – sul giornalismo d’inchiesta – e per bibliotecari. Vogliamo ringraziare la nostra rete di volontari, che quest’anno saranno oltre 60, fra i 15 e i 25 anni: anche per loro abbiamo voluto creare uno spazio stabile, che sia operativo tutto l’anno per progetti e attività: il Civico Trame”. A concludere ogni serata, come nella scorsa edizione, sono previsti reading, proiezioni e performance musicali – a suonare Frankie hi-nrg mc – e sarà visitabile la Mostra d’arte “A Testa Alta” sui personaggi dell’antimafia. Previsto anche l’intervento di esponenti del mondo della politica nazionale, con nomi ancora da confermare. “Vogliamo che l’attenzione della politica resti accesa su questo territorio, e tutto quello che facciamo lo facciamo attorno a chi resiste ogni giorno” conclude Tizian dialogando con Gaetano Savatteri, già direttore di Trame, presente alla conferenza stampa, “Vogliamo dare voce a chi non ne ha mai avuta”.

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Giulia De Sensi

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