Lamezia, all’istituto Einaudi incontro su disturbi dell’adolescenza: "Andare oltre a momenti di buio e chiedere aiuto"

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Lamezia Terme - Incontro informativo rivolto agli studenti e alle studentesse dell’istituto sui disturbi dell’adolescenza curato da Progetto ITACA, associazione di volontariato molto attiva nel campo della Salute Mentale, si è svolto lunedì 20 marzo nell’auditorium dell’IPSSAR Einaudi di Lamezia Terme. L’incontro, voluto dalla Dirigente Scolastica professoressa Rossana Costantino che ha accolto favorevolmente l’iniziativa, ha messo in luce che i primi sintomi di un disturbo mentale si manifestano spesso in età adolescenziale ma per mancanza d’informazione vengono sottovalutati e raramente riconosciuti in tempo. Studenti e docenti hanno avuto modo di prendere coscienza e di rafforzare la consapevolezza che i disagi, piccoli o grandi, che si vivono possono essere affrontati e risolti attraverso comportamenti di prevenzione sanitaria con attività informative ed educative anche all’interno della comunità scolastica, creando nuove reti di contatto e apprendimento. Il progetto di prevenzione nelle scuole è reso possibile dall'interesse dimostrato dalla dottoressa Rosina Manfredi dirigente del CSM, con cui progetto Itaca ha un protocollo d'intesa.

Il dottore Michele Curcio, psichiatra e psicoterapeuta, nonché consulente filosofico, ha dialogato con i ragazzi in modo interattivo ed entusiasmante anche attraverso la proiezione di “slide” e video: si è parlato di disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, dell’ossessione, disturbi del comportamento alimentare. Il dottor Curcio ha invitato i ragazzi “a non chiudersi o vergognarsi e a parlarne per superare lo stigma sociale; è necessario andare oltre il momento di buio e chiedere aiuto per ritrovare serenità e voglia di vivere e per favorire il benessere del cervello”.

Sono state due ore di riflessione e di formazione che hanno fornito a tutti i partecipanti molte risposte, e nel contempo hanno suscitato altre domande che saranno oggetto di ulteriore confronto in un secondo incontro. L’istituto Einaudi, rendono noto infine: “grazie al contributo volontario di alcuni docenti che attraverso lo “Sportello amico” ascoltano e supportano, senza alcune finalità mediche, ragazzi e ragazze che desiderano confrontarsi con delle persone adulte ben disposte ad “ascoltarli” al di fuori dell’aula scolastica, intende contribuire alla prevenzione del disagio e al tentativo di trovare delle possibili soluzioni”.

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