Lamezia Terme - E’ stato appositamente scritto e realizzato in versione audiovisiva per animare la Tredicina di Sant’Antonio il nuovo canto dall’arrangiamento moderno che viene diffuso dagli altoparlanti durante tutto l’arco della giornata sul piazzale del Santuario, a interrompere un lungo periodo di forzato e quasi totale silenzio in cui l’accompagnamento musicale nelle celebrazioni era stato doverosamente ridotto o annullato. A rimediare sono ancora una volta le moderne tecnologie, che hanno permesso di registrare separatamente e poi sovrapporre le diverse voci dei componenti del ''Coro Frate Sole'', provenienti dalle varie realtà musicali del Santuario – che non saranno presenti alle messe se non in gruppi di 2/4 cantori – realizzando sia in video che in audio la performance di “Antonio, Fulcro d’Amore”. Il testo è stato scritto dal giovane pianista e organista lametino Pierluigi Mangani, e musicato dal Maestro Sara Saladino, direttore della Corale diocesana “Benedetto XVI”, compositore e docente di pianoforte al Liceo “Campanella”, con arrangiamenti e orchestrazione a cura del Maestro Diego Apa, musicista docente nello stesso Istituto, che si è occupato anche della parte tecnica.
Il canto, in quattro strofe, con ritornello e salmodia, presenta una parte interpretata dalle voci bianche di Elisabetta Saladino e Gabriele Mazza, una scelta pensata dal compositore per sottolineare l’attributo della purezza nella figura di Sant’Antonio, “Santo dei bambini”, tratto fra l’altro simboleggiato dall’emblema del giglio. Una scelta felice che reca in sé l’augurio della nascita di un coro Antoniano di voci bianche, che arricchisca il già significativo apparato liturgico del Santuario. “Un pensiero di gratitudine ai frati del nostro convento di Sant’Antonio – sottolinea a questo proposito il Maestro Sara Saladino – e al fratello Ministro provinciale fra Pietro per la loro vicinanza con l’affetto e la preghiera e per la loro testimonianza di vita che è per noi tutti segno di speranza. Un saluto grato anche al nostro carissimo Vescovo Giuseppe, perché sempre vicino al cuore delle nostre comunità”.
Giulia De Sensi
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