Lamezia: c’è tempo fino al 31 marzo 2019 per salvare gli scavi archeologici di Terina, a rischio fondi Ue

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Lamezia Terme – Il termine stabilito per portare a completamento la valorizzazione degli scavi di Terina è stato fissato al 31 marzo 2019. La commissaria Ue alle politiche regionali Corina Cretu, ha risposto all’interrogazione scritta presentata nell'ottobre scorso dall'europarlamentare Rosa D'Amato del M5S per segnalarne lo stato di degrado dopo l'ufficiale presentazione al pubblico avvenuta nel novembre 2016.

“Se dovesse essere confermato che il progetto del parco archeologico di Terina, finanziato con 750mila euro di fondi Ue, non è operativo" – ha affermato - le autorità di gestione italiane avranno tempo fino al 31 marzo 2019 per "impegnarsi a completarlo con fondi nazionali, altrimenti, "l'importo Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale, ndr) finora investito nel progetto, verrà recuperato durante la chiusura del programma Calabria Fesr 2007-2013".

Del parco archeologico di Terina, ci eravamo già abbondantemente occupati dal luglio scorso, quando un gruppo di turisti, in visita al sito in località Iardini Renda, si era trovato davanti ai cancelli sbarrati. Da oltre un anno, dopo l’inaugurazione in pompa magna con politici e amministratori, il parco giace ancora in stato d’abbandono, senza alcun affidamento effettuato. Niente visite guidate: di quel sito archeologico visitabile ed usufruibile dal pubblico non è rimasto quasi nulla, solo 3.500 metri quadrati ricoperti da erbacce. Del caso si era occupato anche il Fatto Quotidiano.

Eppure si tratta di scavi che hanno riportato alla luce l’antica Terina, completando quella campagna iniziata nel lontano 1997 che ha portato negli anni al disvelamento di un importante agglomerato urbano riconducibile all’area residenziale della colonia crotonese fondata tra la fine del VI e l’inizio del V secolo A.C.

Dopo 10 anni di standby, si era riusciti finalmente a tagliare il nastro al progetto che comprendeva restauro e valorizzazione dell’area con finanziamenti Fesr 2007-2013 per un importo di un milione di euro. Gli ultimi mesi dell’amministrazione, prima che venisse sciolto il consiglio comunale, l’ex sindaco Mascaro aveva fatto sapere che si sarebbe proceduto a breve con un bando per l’affidamento. Il blocco dovuto alla successiva gestione commissariale, ha però lasciato ancora di più nel dimenticatoio la vicenda.

A.R.

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