Lamezia, Camera Penale: lezione avvocato Moricca su "particolare tenuità del fatto"

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Lamezia Terme – Si è discorso di “particolare tenuità del fatto” e della natura sostanziale con le conseguenti problematiche processuali questa mattina, presso la Camera Penale del Tribunale di Lamezia Terme, nel corso dedicato ai difensori d’ufficio. Prima di cedere la parola all’avvocato Anna Moricca, la quale è anche giudice penale al Tribunale di Vibo Valentia, Giuseppe La Torre ha voluto ricordare della raccolta fondi, costituita dalla stessa Camera Penale a seguito della scomparsa dell’avvocato Carlo Mauro, e che sarà destinata alla ricerca scientifica riguardo la malattia che ha colpito il collega. “Un atto dovuto, un’azione che si prefigge l’obiettivo di una continuazione nel tempo” – dice La Torre.

Sulla natura sia sostanziale che processuale dell’argomento trattato oggi è necessario prendere subito in esame il d.lgs 28/2015 emanato con L. delega 2014 introducendo l’articolo 131 bis c.p. Da qui anche i motivi di ‘esclusione’ della punibilità – secondo i parametri dell’art 133 c.p. L’offesa è ritenuta di particolare tenuità quando si agisce con motivi obietti o futili, nel caso di sevizie, o nel caso si tratta di malattie psichiche, ancora, quando la condotta cagiona la morte o condizioni gravissime. “L’articolo 131 bis è applicabile una sola volta e a proposito della natura sostanziale la Corte di Cassazione lo considera un istituto di natura ‘ibrida’, mettendolo vicino, in termini di somiglianza, all’articolo 34 in materia di giudice di pace. La particolare tenuità del fatto può essere rivelata anche d’ufficio, ma il ricorso in Cassazione deve essere ammissibile. Tra le norme introdotte nel codice di rito c’è l’articolo 411 del c.p.p – bisogna ricordare che non necessariamente l’articolo 131 bis è favorevole o contrario all’imputato – e l’articolo 469, 1 co. bis del c.p.p – il quale riconosce un’ampia garanzia sia sull’imputato sia sull’indagato, a prescindere se la persona offesa viene notiziata.

L’innovazione più rilevante è data però dall’articolo 651 bis del c.p.p concernente l’efficacia della sentenza di proscioglimento nel giudizio amministrativo, efficacia di ‘giudicato’ nei reati di danno. Dalle prime pronunce della Cassazione, intervenuta più volte, emerge una particolare attenzione sulla depenalizzazione, sui reati tributari, quelli concernenti l’INPS (questi ultimi sono disciplinati dall’art. 2, 1 co. della L. 638, quando l’omissione non superi i 10.000 euro). Ad interpretare, invece, la ratio della norma e quindi i principi applicativi è la sentenza nr. 35901/2014 sezione terza. Dove è esclusa, da ultimo, l’applicazione dell’articolo 131 bis? Nel reato continuato, con conseguenti perplessità, nelle sentenze irrevocabili, con conseguenti principi cardine: esclusione nei comportamenti abituali dell’imputato, omissione della sentenza, inammissibilità del ricorso per Cassazione. 

V.D.

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