Lamezia, Caruso a incontro Lions: "Resistenza civile, meccanismo ed antidoto contro desertificazione umana"

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Lamezia Terme - Conservare, non sovvertire: in questo senso è stata inquadrata la questione “Disuguaglianze e diritto di resistenza civile” trattata per iniziativa del Lions club di Lamezia in un incontro presso il Centro di Ricerca per le Arti Contemporanee (CRAC). La serata, introdotta dal presidente del Lions Giuseppe Costanzo, ha avuto due relatori di spessore notevole. Il primo, Roberto Borrello, docente di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato all’Università di Siena - e figlio di Oreste, filosofo e storico preside del Liceo Classico Francesco Fiorentino – ha discusso il tema dal punto di vista giuridico. Le non trascurabili sfaccettature sociali sono state affidate invece a Francesco Saverio Caruso, docente di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio presso l’Università di Catanzaro. I due ospiti, presentati e introdotti rispettivamente da Antonello Sdanganelli e Felice D’Ippolito, si sono soffermati sul significato e sulla storia del diritto alla resistenza civile, quindi sul suo rapporto col problema delle disuguaglianze sociali, distinguendo entrambi il termine “resistenza” dal termine “rivoluzione”, che sottenderebbe piuttosto l’instaurarsi di un nuovo potere costituente e non la difesa, e dunque la conservazione da parte del popolo, del diritto vigente, minacciato da scelte incostituzionali operate dai rappresentanti dalle istituzioni.

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Un argomento comunque sensibile, “da maneggiare con cura” secondo le parole calzanti usate da Borrello, che dopo un excursus sulla storia costituzionale dei vari paesi europei in merito al problema, non manca di sottolineare come il potere tenda a sfuggire al diritto cui è esso stesso sottoposto, e come sia il popolo il depositario unico della difesa estrema della Costituzione. Caruso si sofferma di più sui rapporti con la crisi economica e sulla necessità di usare la resistenza civile “per riannodare il legame sociale”, rendendola “meccanismo ed antidoto contro la desertificazione umana cui andiamo incontro.” Numerosi i riferimenti all’attualità : la vicenda giudiziaria di Erri De Luca, contestatore No Tav, ma anche la protesta popolare contro il trasferimento del centro ematologico dell’Ospedale Giovanni Paolo II che ha recentemente coinvolto la città. Esempi eloquenti di resistenza civile andata a buon fine, per la conservazione di diritti fondamentali non altrimenti rivendicabili e degni di essere difesi a qualunque prezzo.

Giulia De Sensi

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