Lamezia, centrali a biomasse e rischi per la salute: terza commissione incontra professor Laghi

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Lamezia Terme – “I particolati, cioè le piccole particelle come i Pm10 o altri metalli pesanti derivanti dalla combustione delle biomasse, non causano solo danni ai polmoni ma, tramite il flusso sanguigno, anche a tutti gli altri nostri organi”. Lo ha spiegato il professore Ferdinando Laghi (vicepresidente nazionale medici per l’ambiente Isde-Italia) nell’incontro ‘Produzione energetica da processi di combustione. Centrali biomasse. Rischi per la salute’, organizzato nella sala Napolitano di via Perugini dalla terza commissione consiliare servizi sociali, ambiente e sanità. Il consigliere comunale Giancarlo Nicotera, ha presentato il professore Laghi, mostrandosi ben lieto di “avvalersi di competenze serie ed esperte come il professore” per discutere di un argomento di rilievo, quale l’impatto sull’ambiente e sulla salute degli impianti a biomasse. “Tematiche importanti - ha aggiunto Nicotera - anche per le varie commissioni consiliari". 

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Laghi ha disteso la sua lezione ai presenti all’incontro chiarendo i diversi fattori che rendono la questione biomasse e, la relativa produzione di materiale inquinante, di interesse generale. Ad essere coinvolti sono direttamente e indirettamente più soggetti perché i danni riguardano non solo l’ambiente ma anche le persone. “Bisogna sapere coniugare i danni ambientali e i relativi rischi per la salute. Non mancano certo le relazioni di giuristi, medici o studiosi che ci permettono di capire meglio le richieste, relative ai danni causati dalla biomasse, dei territori e delle popolazioni che vi abitano”. “Ma - ha continuato il professore - se viviamo in un ambiente inquinato anche un feto può subire le conseguenze di una contaminazione, provocandogli a lungo andare malattie di ogni genere, dal diabete ai tumori.

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Inoltre, quando degli elementi inquinanti entrano in contatto con un ambiente, diventa impossibile, soprattutto se sono in grandi quantità, eliminarli completamente”. “Le biomasse - ha relazionato ancora Laghi - sono produttrici di anidride carbonica (CO2) e la produzione di questo gas (tossico in quantità sproporzionate) è dovuta al trasporto di ingenti quantità di biomasse alle centrali che, a volte , anche per voleri economici, sempre più grandi”. Ma a dire di Laghi, “le vere centrali a biomasse sono quelle di piccole dimensioni, circoscritte in un determinato territorio, se sono troppo grandi si possono configurare come inceneritori”. Anche la filiera alimentare può essere soggetta ai particolati.

“Infatti - ha rimarcato Laghi - le sostanze tossiche si concentrano maggiormente negli animali e meno nei vegetali, quest’ultimi possono riportare le diossine solo sulle foglie, ma gli animali assorbono le diossine mangiando le piante. Questo è uno dei motivi per cui è bene preferire una dieta quindi povera di grassi animali”. Laghi conclude la sua relazione battendo sulla ‘tematica alimentazione’, questa volta concentrandosi sui cibi integrali, “mangiare integrale sì, perché fa bene, ma un integrale che sia però biologico garantito, perché se l’alimento non è biologico garantito può contenere inquinanti nella sua cuticola”.

Francesco Ielà

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