Lamezia Terme - Una città in grado di guardare al proprio futuro con coraggio, ponendo al centro della propria crescita vocazioni e attitudini, una "città globale". È questa la definizione utilizzata dal centro "Riforme-democrazia-diritti", guidata dal presidente Costantino Fittante, nel documento programmatico elaborato grazie a una serie di contributi e approfondimenti emersi nel corso di un evento organizzato lo scorso anno, subito dopo le elezioni comunali, e rielaborati durante il periodo del lockdown. In tutto 12 i punti proposti dal centro studi come base di ripartenza per una nuova città, capace - nelle intenzioni dell'associazione - di equilibrare i suoi "mali", a partire dalla invasiva presenza della criminalità organizzata, esaltando le tante e inespresse potenzialità. Una parte del documento si sofferma sull'analisi del recente passato, anche sul piano politico e amministrativo, e poi spazio alla proiezione futura.
Si parte allora dal "brand" Lamezia, da curare e rilanciare attraverso una mobilitazione delle associazioni, dei corpi intermedi, del mondo delle professioni. Al centro della proposta programmatica poi tutta la piattaforma della logistica: dalla creazione di un sistema dei trasporti urbani a servizio dell'intera area dell'istmo, alla valorizzazione dell'aeroporto internazionale con implementazione dei voli nazionali e internazionali. Una città globale punta sulle eccellenze del territorio, a partire dalla ricca filiera agroalimentare attorno alla quale realizzare un distretto in comunione con i Comuni vicini e vettore di sviluppo economico e industriale. Nell'elaborazione del centro studi Lamezia ha, inoltre, un patrimonio artistico, storico e culturale di grande ricchezza e qualità, fatto non solo dai beni architettonici come il castello normanno svevo, l'abbazia e i ruderi di Terina ma anche da spazi museali, antichi palazzi e storiche dimore, ben 20 chiese e diversi insediamenti culturali. Spazio inoltre alla sanità, che presenta fragilità evidenti ma anche importanti punti di forza e di eccellenza da ripensare in una nuova e moderna riorganizzazione dei servizi, rafforzando i presidi esistenti e ampliando la rete della medicina territoriale. Una serie di spunti e indicazioni pratiche giungono dal documento del centro guidato da Fittante: "Lamezia ha perso - scrive nel documento il presidente - tante occasioni per responsabilità non di un inesistente nemico della città ma delle classi dirigenti, per scelte opportunistiche e subalterne".
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