Lamezia, conclusa la festa in onore della Madonna di Porto Salvo

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Lamezia Terme - Si è conclusa, con la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, ed un omaggio musicale, la festa dedicata alla Madonna di Porto Salvo, nel Santuario a Lei dedicato.

"In una suggestiva cornice, del santuario in Sambiase – Lamezia Terme, immerso nella semplicità della campagna di periferia, i fedeli si sono ritrovati a meditare la Parola guidati da padre Morosini. In una dimensione di trascendenza, il sacerdote minimo, ha richiamato i presenti, ad una meditazione attenta, per poter scavare all’interno dei gesti e coglierne l’essenzialità" è quanto si legge in una nota.

Una fede che si deve legare indissolubilmente alle opere, senza però, proiettare il cristiano ad una dimensione miracolosa. Credere è faticoso – ha sottolineato Morosini – e noi fedele non possiamo cercare un Dio dei miracoli, ma quella speranza che dona sollievo al dolore dell’animo. La Vergine Maria ha sperimentato il dolore più grande, rimanendo immobile ed attonita di fronte la croce, compiendo l’ultimo attimo del suo affidarsi totalmente, senza domanda alcuna, alla volontà divina.  Il parroco ha invitato i fedeli a seguire la strada tracciata da Maria, con pazienza e fiducia, senza porsi domande, certi che sarà la fede la nostra consolazione più grande.

"Il silenzio della meditazione, a fine serata, è divenuto - spiegano - la delicatezza della musica dell’omaggio sonoro offerto dall’associazione “Centro Studi Chitarristici "Liuto". I due maestri, Luca Laganà e Paolo Isabella, sul sacrato della chiesetta, ai piedi della Statua della Madonna, hanno intonato alcune melodie, strumento di comunicazione spirituale ed umana. I brani eseguiti hanno catturato l’attenzione dei presenti che sono stati proiettati in una dimensione sospesa tra sogno e realtà, grazie ai virtuosismi eseguiti con estrema umiltà e devozione, dai due rinomati maestri. Un momento importante, grazie al quale ognuno dei presenti ha abbandonato al potere della musica, le proprie ansie, speranze e sospiri, diventando partecipe di un comune cammino di fede e vita". 

"La gratuità del dono - conclude la nota -  ha testimoniato una vitalità, quella dell’associazionismo lametino, che insieme alla bellezza, con professionalità e talento che, forse non salverà il mondo ma innescherà la più grade rivoluzione, quella della passione per ogni cosa ed in ogni cosa. Alla serata hanno partecipato, con lo spirito di servizio che li contraddistingue, il gruppo dei “portantini”, che ha animato la serata insieme al gruppo giovanile della parrocchia di San Francesco da Paola. Il buio della notte ha lasciato che a brillare fossero solo le 12 stelle di Maria".

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