Lamezia, concluso al liceo ‘Galilei’ il progetto “Scienza amica dell’uomo” nel ricordo di Antonio Saffioti

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Lamezia Terme - Nel cortile del liceo scientifico statale “Galileo Galilei” di Lamezia Terme, si è concluso il progetto “La scienza amica dell’uomo”, voluto dalla famiglia Saffioti, dall’associazione “Il Girasole” e dall’ istituto superiore diretto Teresa Goffredo per sollecitare gli studenti a riflettere sul valore della scienza medica come strumento per migliorare la qualità della vita dell’uomo e della società, partendo dalla figura e dal messaggio di Antonio Saffioti, scomparso due anni fa a trentasette anni, dopo una vita segnata dalla distrofia muscolare di Duchenne. Lotta quotidiana che in lui si è trasformata in battaglia per i diritti e la buona qualità della vita di tutti.

L’“incontro indimenticabile” con Antonio ha preso la forma di un racconto dai toni fortemente coinvolgenti di Rosaria Panzarella della classe I G premiata per la sezione “testi” a pari merito con gli studenti della classe III B che, nella forma della recensione, hanno restituito i temi centrali e il messaggio dei due libri “Respirare” e  “Chi ci capisce è bravo”. Un focus sull’endometriosi, patologia poco conosciuta che può colpire tra il 10-20% delle donne in età fertile, quello realizzato dagli studenti Jessica Trunzo e Gabriele Carullo della II A, premiati per la sezione “multimediale”, che hanno messo in evidenza la necessità di conoscere, informarsi, combattere gli stigmi. Premio artistico per l’opera “Respirare green”, realizzata con materiali di riuso nell’ottica della sostenibilità ambientale, realizzato dagli studenti della III F Daniela Angeloni, Sabrina Bentornato, Giulia Gatti, Rita Panassidi. Tutti gli studenti partecipanti hanno ricevuto un attestato. I lavori sono stati valutati da una giuria presieduta dalla docente Michela Cimmino, dai docenti Mara Perri, Maria Giovanna Perri e Antonio Pujia Veneziano e dalla presidente dell’associazione “Il Girasole” Rosanna Durante. A coordinare la macchina organizzativa per la scuola, la docente Anna Rosa che ha sottolineato “il valore di un progetto in cui i nostri studenti, molti dei quali del primo anno, si sono cimentati con un tema delicato e complesso che ha consentito loro di tirare fuori tutta la loro sensibilità”.

Nel corso dell’iniziativa, Gianlorenzo Franzì, direttore artistico del “Lamezia International Film Fest”, ha annunciato che, nell’ambito dell’ormai imperdibile appuntamento dell’offerta culturale regionale  che quest’anno si svolgerà al parco della Piedichiusa dal 12 al 16 luglio, sarà consegnato il premio Antonio Saffioti per il sociale “un gesto che per noi non è dovuto, ma è frutto di quell’impegno artistico, culturale e civile che ha animato sempre la vita di Antonio, in prima fila a ogni iniziativa nella nostra città, dal teatro al cinema”. Riconoscimenti per la scienza e la medicina al dottore Giuseppe Paone responsabile cure palliative e domiciliari Asp di Catanzaro, per il sociale all’associazione “Calabria Cardioprotetta”, al Tip Teatro per l’impegno culturale e al liceo scientifico “Galileo Galilei”.

“Antonio voleva che si uscisse prima possibile dal lockdown perché voleva incontrare i ragazzi nelle scuole. Oggi lo sta facendo”, ha detto emozionato il papà Pino Saffioti.  L’impegno del liceo scientifico per promuovere una società inclusiva e solidale, rimuovendo barriere e diseguaglianze, è stato sottolineato dalla dirigente Teresa Goffredo. “Antonio continua a camminare con noi e una scuola che si mette a servizio del territorio esprime al meglio i valori che hanno animato Antonio e la sua famiglia”, ha sottolineato la docente Michela Cimmino. La presidente dell’associazione “Il Girasole” Rosanna Durante ha ricordato l’impegno di Antonio nell’associazione, in particolare nell’avvio del primo osservatorio sull’inclusione scolastica.  Battaglie, quelle di Antonio, “che continuano a sollecitare in maniera costruttiva il nostro impegno, grazie al papà Pino e alla sua famiglia”, ha ricordato l’assessore Giorgia Gargano portando i saluti del sindaco Mascaro. Spazio alla musica con lo studente Domenico Mantovano, che si è esibito con chitarra e voce, e alla performance teatrale di Domenico Benedetto D’Agostino. Dalla Svizzera, il videomessaggio di Marco Cavaliere che ha scritto la prima delle due opere sulla vita di Antonio e della sua famiglia.

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