Lamezia, costituita Unità di Progetto su Scordovillo: “Smantellamento campo rom entro il 31 dicembre 2020”

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Lamezia Terme – Smantellamento campo rom entro il 31 dicembre 2020. E’ questo il tempo che si è prefissato un gruppo di lavoro sorto per portare avanti un progetto che possa finalmente mettere fine ad un emergenza che dura ormai da troppi anni. Con delibera di Giunta del 7 novembre 2017, la Giunta comunale ha infatti approvato la costituzione dell’Unità di Progetto denominata “Rom Scordovillo”

“L'esigenza – è precisato – è quella di porre rimedio alla situazione di estrema criticità venutasi a creare nel tempo in loc. Scordovillo, un insediamento che per le condizioni di estrema precarietà, anche e soprattutto da un punto di vista igienico sanitario, ha avuto e continua ad avere ripercussioni su tutti i residenti della zona interessata, non solo i rom ivi stanziati, determinando una situazione di grave allarme sociale. E’ stato così ritenuto opportuno individuare un gruppo di lavoro intercomunale che metta in campo azioni il cui fine ultimo è pervenire allo sgombero totale del campo”.

L’unità di progetto sarà diretta da un dirigente/funzionario con specifica esperienza in uno o più ambiti operativi e si dovrà occupare solo ed esclusivamente dello smantellamento del campo rom con figure appartenenti ai seguenti settori: servizi demografici, servizi sociali, settore programmazione strategica e realizzazione nuove opere, polizie locale, settore economico e servizio patrimonio.

Le attività

a) Monitoraggio del campo e insediamenti abusivi;

b) Identificazione e censimento di tutti gli abitanti, minori compresi;

c) Controllo della situazione economico patrimoniale di tutti i nuclei familiari, anche mediate l’ausilio dell’agenzia delle entrate e/o i nuclei di polizia tributaria;

D) Sgombero e abbattimento immediato degli insediamento abusivi, abitati da cittadini non residenti a Lamezia.

E) Sgombero e abbattimento dei container dei cittadini rom residenti a Lamezia Terme, aventi diritto alle misure agevolate per risistemazione alloggiativa (residenti originari fin dagli anni 70), che avverrà in modo graduale quale atto conseguente alle seguenti attività:

Controllo incrociato tra chi risulta residente e Scordovillo e contemporaneamente occupa immobili Aterp nelle zone di Ciampa di Cavallo, San Pietro Lametino e via degli Uliveti ove risultano più occupazioni abusive, per poi estendere il controllo sull’intero controllo lametino. Individuazione soluzione abitativa alternativa che potrà avvenire in via esemplificativa e non tassativa. Individuazione siti provvisori per riallocare solo ed esclusivamente gli aventi diritto anche in campi autorizzati provvisori con un massimo di due nuclei familiari a sito. Stanziamento di un fondo comunale di bilancio che consentirà di erogare un contributo per l’accesso all’ abitazione in locazione( casi di urgenza e di necessità) tendente all’allontamento dal campo con contestuale abbattimento della baracca/container; Presidio e  controllo degli accessi a al campo di Scordovillo. Stipula di protocolli con altri enti e autorità sovracomunali.  

L'unità del progetto, operativo dal 2017, resterà operativa fino alla conclusione delle attività per le quali viene fissato come limite temporale massimo il 31.12.2020, data entro la quale dovrà pervenire lo sgombero totale del campo rom.

Cristiano: “Progetto che diventa realtà”

“Il progetto di smantellamento del campo rom di Scordovillo – ha affermato il consigliere comunale Massimo Cristiano – è un progetto che mi ha visto impegnato personalmente in prima persona con l’Assessore Elisa Gullo, proponente della delibera in oggetto. Un lavoro assiduo, che rappresenta sicuramente uno dei punti cardine del nostro programma elettorale. Il progetto riflette l’idea progettuale del gruppo MTL, tradotta in delibera di Giunta Comunale, che oggi tra mille difficoltà diventa realtà". 

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