Lamezia: “Costruire i soggetti della carità politica” intorno al bene comune

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Lamezia Terme - Si è svolto oggi pomeriggio, presso l’Oasi Bartolomea di Lamezia Terme, il convegno dal titolo “Costruire i soggetti della carità politica” organizzato da un gruppo di laici calabresi e da altre regioni meridionali al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il vescovo  di Lamezia Terme monsignor Luigi Cantaforal’onorevole Gianni Fontana.  “Si tratta di un incontro in cui operano delle realtà multiformi all’interno della regione Calabria con il tentativo di costituire un coordinamento maggiore e attuare le opere che partono dalla società civile e che possono diventare domanda politica” – così spiega Vincenzo Bova, uno tra i promotori del convegno che ha poi trattato più in profondità il tema dei cattolici e politica nella società pluralista con l’auspicio di vedere anche nei giovani una maggiore condivisione. Elemento caratterizzante del convegno e degli interventi dei vari relatori è stato il bene comune intorno al quale tante realtà ecclesiali e non forniscono il loro gratuito e talvolta martirizzante impegno. “Se si guarda in superficie il mondo odierno si è colpiti da non pochi fatti negativi  che possono indurre al pessimismo”.  monsignor Cantafora cita così Papa Giovanni Paolo II subito dopo i ringraziamenti e continua salutando  i presenti in sala – “Ma noi abbiamo fede in Dio padre, e in una grande primavera cristiana”. Ed è proprio l’idea di Primavera Cristiana a creare continui incontri e collaborazioni da più di due anni sul territorio regionale.  Si rivolge particolarmente ai giovani, ricordando le azioni che si sono susseguite da circa otto anni dalla scuola della dottrina sociale attraverso cui si è dato rilevanza al lavoro, all’educazione delle famiglie, e delle scuole,  cercando di orientare queste ultime nell’immersione del mondo del lavoro.  Ha poi aggiunto - “È necessario dare ai giovani degli strumenti concreti. Non basta la poesia”. La Calabria è un’isola nel mondo, e a proposito di economia Monsignor Cantafora afferma “Abbiamo privilegiato gli imprenditori affinché possano dare uno slancio alla politica” e a aggiunge come in questo momento storico e di forte crisi è importante affiancare un ponte propedeutico tra tutte le persone che vogliano costruire il bene comune. Anche monsignor Domenico Graziani, vescovo di Crotone, continua il discorso sulla stessa linea ed evidenzia l’impegno sociale e politico come azione di carità. Continua parlando di pluralismo etico e relativismo culturale – “La nostra fede è storica non escatologica. Ci interessa tutto ciò che interessa l’uomo e la sua storia insieme all’etica. Alla domanda “Che cos’è la politica? Dobbiamo rispondere guardando ad essa,  non come elemento catastrofico, ma avvicinarci all’evangelizzazione riguardo al messaggio sulla socialità”. Ma come si attua l’azione politica? Monsignor Gastone Simoni apre così la sua relazione sulle luci e ombre della diaspora dei cattolici in politica e risponde citando Paolo VI“Attraverso lo sviluppo di tutto l’uomo e di tutti gli uomini”. L’azione politica è sempre dei singoli. Continua monsignor Simoni incentrando il suo discorso sull’esigenza circa la creazione di una compagine di ispirazione cristiana che non rinunci a pensare alla politica e a farla. Compagine che deve interrogarsi e partire dal popolo per il popolo secondo una concezione antropologica che porti al bene comune e alla giustizia sociale. “Non identificheremo mai la Chiesa ad un partito”. Si tratta di un’opzione per cui  il fare politica mi deriva dal concetto di fede unito a quello di ragione, secondo una concezione dell’umanesimo cristiano che promuova sempre più la dignità dell’uomo. Il convegno è poi proseguito con un intervento da parte dell’onorevole Gianni Fontana sulla solidarietà popolare e si è concluso dando ampio spazio ad un dibattito aperto al pubblico.

V.D.

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