Lamezia, dall’inclusione sociale all’innovazione: ecco cosa prevede la proposta dell’Agenda Urbana

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Lamezia Terme – Fare di Lamezia una città regionale che sia inclusiva e sostenibile. È questo uno degli obiettivi del Programma Agenda Urbana contenuto nella proposta presentata dal Comune di Lamezia Terme, che ha risposto alla chiamata della Regione per quanto riguarda i fondi Por 2014/2020. Un incontro, intanto, è stato convocato e fissato per venerdì prossimo, 9 marzo, alle 15.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Lamezia Terme: si tratta di un tavolo di Partenariato per la redazione del Programma Agenda Urbana del Comune di Lamezia al quale parteciperà la Commissione Straordinaria rappresentata dal Prefetto Eccellenza Francesco Alecci, i dirigenti, il segretario comunale Ceccherini e la Regione Calabria.

La delega dirigenziale per il settore programmazione strategica è stata assunta dall’architetto Caterina Vitetti, che tra le varie questioni dovrà occuparsi proprio della “Progettazione e coordinamento dell'Agenda Urbana POR Calabria 2014-2020”. Si tratta della redazione in co-progettazione con il proprio territorio, di un programma di sviluppo urbano che, a partire dagli obiettivi tematici e dalle azioni individuati nel POR Calabria 2014-2020 permetta di individuare una strategia attraverso cui affrontare in maniera integrata e innovativa le sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali del contesto locale.

In tale ambito, un importante contributo è richiesto al partenariato, che in coerenza con i dettati del Programma Operativo Regionale è chiamato ad accompagnare e supportare l’Istituzione comunale nel complesso processo di preparazione del programma, individuazione degli obiettivi e delle azioni per la promozione degli interventi su scala territoriale. venerdì, quindi, sarà presentata la bozza preliminare del progetto e potranno essere raccolte eventuali proposte per la definizione degli interventi su scala territoriale.

Alcuni interventi e gli obiettivi contenuti nella proposta Agenda Urbana

L’intenzione, come si legge nella proposta, è quella “di dare un segnale di attenzione speciale alla questione della coesione interna della città, favorendo interventi nella manutenzione dell’infrastruttura sociale di base soprattutto laddove vi siano forti concentrazioni di discriminazione e bisogni sociali promuovendo quindi la diffusione della “Social Innovation” per l’inclusione sociale”, con l’idea di coinvolgere il territorio, mettere in movimento sinergie per sviluppare idee e progetti che apportino benefici concreti alla collettività, ridisegnando e modernizzando i servizi urbani per i residenti e gli users delle città, sviluppando pratiche per l’inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragili per le aree ed i quartieri più disagiati, e rafforzando la capacità delle città di potenziare i segmenti locali più pregiati delle filiere produttive”.

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Recupero storico e urbano

Verranno così recuperati “dal punto di vista strutturale una serie organica di immobili di pregio storico ed urbano (Teatro Grandinetti, Teatro Umberto, Palazzo Nicotera, Palazzo Blasco, Palazzo Panariti, Abbazia Benedettina e Punto Informativo nell’Area Archeologica di Terina, Castello Normanno Svevo e Punto Informativo, Museo Archeologico e Punto Informativo, Complesso Monumentale e Chiostro del San Domenico, Bastione di Malta, primo piano del Mercato Coperto di Piazza Botticelli, Museo della Memoria), spazi, parchi ed aree attrezzate (Centro polifunzionale ex Teatro Russo, Centro polifunzionale destinato all'inserimento sociale e lavorativo degli immigrati extracomunitari ex Casa della Cultura, Parco Peppino Impastato ex Parco fluviale area nord e Centro Polifunzionale e Centro Sportivo all’interno del parco, Parco Tramonte e Cristiano ex Gancia e Centro Polifunzionale all’interno del parco, aree PIP Contrada Rotoli, Centro Servizi Area Ex-Sir, Pineta di località Comuni, Parco Mitoio ed anfiteatro, Parco Felice Mastroianni ex parco fluviale Torrente Piazza, Parco attrezzato del quartiere San Pietro Lametino; Parco XXV Aprile) ed immobili e beni confiscati alla mafia (appartamenti turismo sociale di Ginepri, Spazio Aperto Giovani, Casa della Musica, tutto il patrimonio di edifici recentemente assegnati o in fase di assegnazione) di proprietà pubblica comunale, che sono stati o stanno per essere restituiti alla fruibilità collettiva della comunità, con finalità sociale e di pubblico interesse, ma che necessitano di ulteriori interventi di dettaglio per l'effettiva funzionalità”.

Valorizzazione del patrimonio pubblico attraverso il riuso

Il tema strategico è quello “di valorizzazione del patrimonio pubblico attraverso il suo riuso, finalizzato al tema dell’inclusione e dell’innovazione sociale”. Si fa riferimento, nella proposta, anche alle realtà del terzo settore che operano sul territorio e che rendono Lamezia “una delle realtà più vivaci in Calabria per presenza associativa e di non-profit, nonché di componente giovanile di particolare vivacità, e di una crescente presenza protagonista di donne e soggetti svantaggiati (disabili, disoccupati, migranti, rom). Tutte queste componenti, - proseguono - che sono diventate negli anni il dato di maggiore protagonismo sociale sul territorio comunale, esprimono una domanda vocazionale di servizi e di strutture pubbliche da utilizzare”, compito che, come viene specificato “è evidente compito delle istituzioni pubbliche comunali soddisfare”.

I gruppi target d riferimento

Si tratta di “giovani con riferimento al complesso dei bisogni giovanili: lavoro, cultura, creatività e promozione sportiva; donne con specifico riferimento al tema della prevenzione e del contrasto della violenza, della promozione delle pari opportunità e della conciliazione lavoro/famiglia); soggetti svantaggiati (disabili e svantaggiati in senso più lato, e soggetti in condizione di povertà economica e sociale, rom, migranti e rifugiati politici) con specifico riferimento al tema dell’inclusione socio-lavorativa”.

La smart city

Previsto anche il “potenziamento qualitativo della rete dei servizi per i cittadini, con particolare attenzione alla mobilità leggera ed all’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico l’implementazione di soluzioni "Smart" che consentano la valorizzazione delle diverse aree urbane della Città da interconnettere con un approccio metodologico di "Smart city” attraverso la valorizzazione degli edifici pubblici, la riqualificazione degli spazi collettivi (parchi urbani, aree attrezzate), l’implementazione di servizi di mobilità leggera realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva, collegamenti centro-nuclei urbani e l’accesso alla rete dei beni culturali, implementazione della viabilità ciclo-pedonale), la realizzazione di servizi culturali (musei cittadini, aree archeologiche, teatri, messa in rete del patrimonio culturale-materiale e immateriale) nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo”. 

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