Lamezia, delfino Denny e campionessa di nuoto Monica Priore in pediatria per aiutare bimbi con diabete: "Felice di essere qui"

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Lamezia Terme - Accompagnata dal suo Denny, speciale e magico delfino, Monica Priore, campionessa di nuoto, affetta sin dall’età di cinque anni da diabete di tipo 1, ha fatto ingresso nel reparto di pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo II tra lo stupore dei bambini. Ha fatto infatti tappa in città il tour promosso dalla campionessa per sensibilizzare sul diabete e lanciare un messaggio importante: “la malattia non deve essere un limite”. Conosciuta dal grande pubblico per essere stata la prima diabetica in Europa ad attraversare a nuoto lo stretto di Messina, per Monica l’impresa del 2007 è stata solo la prima di una lunga serie di eventi per “dimostrare in primis a me stessa e poi al mondo che mi circondava - racconta Monica Priore a il Lametino.it - che la malattia che mi porto dietro ormai da 38 anni non era un limite per me e non lo doveva essere neanche per gli altri diabetici”. Una condizione di salute complessa, evidenzia la campionessa, che va gestita 24 ore 24 e 365 giorni all’anno e che molto spesso, aggiunge “può indurre a forme di depressione”.

A Lamezia la giornata sarà articolato in due distinti momenti, al mattino con i piccoli degenti dell’ospedale, e nel pomeriggio, alle 15 per il pubblico. All’evento prendono parte il direttore della Fondazione Roche Italia che sostiene l’iniziativa e l’associazione di volontariato “Vola” che opera all’interno del presidio ospedaliero. La manifestazione è stata fortemente voluta dalla dottoressa Mimma Caloiero, primario facente funzione del reparto di Pediatria del San Giovanni Paolo II e da tutto lo staff di un reparto che vanta un’esperienza pluriennale nella cura del diabete pediatrico e che, proprio in questo ambito, rappresenta un fiore all’occhiello della sanità calabrese. Grande apprezzamento per l’iniziativa è stato manifestato dal Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero Unico Antonio Gallucci.

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In merito alla tappa di Lamezia, Monica ha detto: “Sono felice di essere qui oggi. Conosco la situazione calabrese che ha delle difficoltà e per me è un rimarcare il fatto che c’è della positività anche qui: si può fare qualcosa di buono anche in Calabria. Poter lanciare un messaggio del genere da Lamezia Terme - ha aggiunto - per me penso abbia un valore importante per i bambini che sono qui oggi e che spero potranno apprezzare la favola del delfino alato. Il mio desiderio è che questi bambini capiscano il senso della favola e la trasportino nella loro vita e che possano spiccare il grande salto così come ha fatto il mio delfino”.

Ogni giorno Monica continua a dimostrare che con tanta pazienza e spirito di sacrificio che “si può fare tutto ciò che si desidera: è questo il messaggio che certo di lanciare ai ragazzi che hanno delle difficoltà al di la anche del diabete”. L’idea di intraprendere il tour nelle pediatrie insieme al suo delfino alato, animale che la rappresenta vuole sottolineare anche l’importanza del praticare attività sportiva anche se affetti da diabete. “Il delfino ha qualcosa di speciale e di magico - ha concluso - e che io voglio trasmettere ai bambini e alle loro famiglie perché la speranza non deve mai morire nonostante le difficolta bisogna comunque agire con determinazione e i risultati alla fine arriveranno”.

Leit motiv della giornata è infatti la favola di un delfino alato, protagonista del libro “Il Grande Salto. Storia di un delfino che ha spiccato il volo”, scritto dalla stessa campionessa con l’obiettivo di spingere i bambini affetti da malattie congenite o croniche a non demordere nella loro lotta quotidiana. La storia racconta le avventure del piccolo delfino Denny che, nonostante un difetto congenito alla pinna caudale, riuscirà con volontà e determinazione a fare il grande salto tra le onde dell’Oceano. Come ha fatto la stessa Monica, che dall’età di cinque anni ha dovuto fronteggiare tutti i problemi che il diabete mellito di tipo 1 ha portato nella sua vita quotidiana. Difficoltà che non le hanno, tuttavia, impedito di praticare nuoto a livello agonistico, collezionando medaglie. Un messaggio importante di speranza è stato così lanciato da Lamezia per tutte quelle famiglie che ogni giorno lottano contro le malattie dei propri figli e sognano per essi una vita normale.

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