Lamezia, incontro tra Comune e Angsa su mancanza assistenti educativi per alunni con disabilità

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Lamezia Terme – “È una questione che va risolta. Ingiustizia è il termine giusto. Per noi, è un’ulteriore mortificazione”. Per Angsa Lamezia (associazione nazionale genitori soggetti autistici) la misura è colma. E i genitori che vivono quotidianamente sulla loro pelle le difficoltà legate alla condizione della disabilità lo dicono senza mezzi termini nella conferenza stampa, al Chiostro Caffè Letterario, per denunciare la mancata attivazione del servizio di assistenza specialistica per l’integrazione e l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, che in città sono 86. Anche se comunque qualcosa, seppure in ritardo (la campanella è già suonata da una decina di giorni), si è smossa: oggi, alle 12, in via Perugini ci sarà l’incontro dei genitori con il Comune.

Al tavolo, al Chiostro, ci sono Emanuela Muraca e Gabriella Mazzocca, rispettivamente presidente e segretario Angsa Lamezia; Giuseppina Statti, in rappresentanza di tanti genitori di bambini disabili e l’avvocato Lucia Alessandra Cittadino di Adusbef. “È una cosa gravissima – tuona Muraca - ai nostri figli è negato il diritto allo studio. L’assistente educativo nelle scuole ha un ruolo fondamentale. Svolge una funzione didattica, ma anche umana di supporto. Chi doveva fornire questo servizio sin dal primo giorno di scuola non lo ha fatto. Abbiamo chiesto, per chiarire i nostri dubbi, un incontro al Comune il 12 settembre, con una richiesta protocollata. Ma la risposta è arrivata ieri sera con una Pec e così domani saremo al Comune. Abbiamo segnalato questa grave mancanza al Garante dell’Infanzia, perché 86 persone non possono accontentarsi di meno di due ore a settimana come affiancamento. È assurdo”.

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Mazzocca illustra nel dettaglio la figura dell’assistente educativo, che “partecipa a un progetto di vita più ampio che non si ferma appunto solo a quello scolastico. È una guida per gli alunni e le famiglie. Non averlo trovato è stato un trauma, perché è una figura che entra nel cuore del bambino e lo guida teneramente come una madre sa fare. Non c’è dissesto che tenga”. L’avvocato Cittadino si sofferma sull’aspetto giuridico della vicenda, evidenziando come “il Tar Calabria abbia pronunciato diverse sentenze favorevoli per i bambini con disabilità, che lasciano ben sperare. E comunque il Tar può nominare un commissario ad acta che si sostituisca al Comune”. Mentre Statti parla di “una sfida che viene da dentro. È una situazione che ci mortifica ulteriormente. È una violazione dei diritti dei nostri figli, che portiamo avanti con immani sacrifici. Il vero male dell’umanità – conclude – è l’indifferenza”.         

Giuseppe Maviglia

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