Lamezia, duecento docenti incontrano Giacomo Stella: il fondatore dell'associazione italiana dislessia

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Lamezia Terme - Circa duecento docenti, rappresentanti degli istituti scolastici lametini, hanno partecipato all’incontro con Giacomo Stella, fondatore dell’associazione italiana dislessia, tenutosi nella sede del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” a Lamezia Terme. L’evento formativo, a cui le scuole hanno partecipato con una rappresentanza per ogni istituto, è stato promosso dagli istituti comprensivi “Ardito-Don Bosco”, “Don Lorenzo Milani”, “Don Saverio Gatti”, Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, Polo Tecnologico “Rambaldi”.  E proprio il Polo “Rambaldi”, dove si è svolto l’incontro, “è capofila di una nascente rete di scuole che, su sollecitazione dell’Osservatorio per l’inclusione scolastica “Antonio Saffioti”, hanno scelto di coordinarsi e condividere iniziative e attività di interesse comune”, ha dichiarato la dirigente Anna Primavera, dando il benvenuto ai docenti presenti, sottolineando l’importanza di puntare su “formazione, condivisione, produzione di strumenti utili alla didattica, fare rete sui temi relativi ai disturbi specifici dell’apprendimento. La scuola è una: su questi temi, dobbiamo fare rete”.

Illustrando le attività svolte in questi primi sei mesi dall’Opis, tra cui lo sportello di ascolto attivo su richiesta presso la sede del palazzo comunale, il presidente Alfredo Saladini ha ringraziato Giacomo Stella per la sua presenza a Lamezia per “un incontro che nasce da un’esigenza emersa quando, come osservatorio abbiamo incontrato tutti i dirigenti e i referenti per l’inclusione degli istituti scolastici lametini: il rischio che gli istituti, sui temi dei disturbi specifici dell’apprendimento e dell’inclusione, non riescano a dialogare tra loro, problematiche comuni affrontate in modo indipendenti. Ci proponiamo, quindi, di dar vita come Osservatorio, a una rete di scuole che condividano e comunichino in modo reale buone pratiche”.

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Una lectio ricca di spunti e interrogativi, quella del professore Giacomo Stella, che ha attinto all’ampia letteratura scientifica in tema, alle ultime scoperte, alla sua esperienza di uno dei maggiori esperti nazionali di dislessia e disturbi specifici dell’apprendimento, definendo l’insegnamento come “capacità di fare attenzione all’attenzione dell’altro, partendo da quello che il bambino o il ragazzo sa, non da quello che vogliamo lui sappia. Insegnare è suscitare curiosità che è manifestazione diretta della motivazione a comprendere il mondo, attrazione a voler sapere qualcosa in più”. Un incontro che ha suscitato grande interesse tra docenti e dirigenti, primo di una serie di appuntamenti che puntano a fare della logica di rete nella formazione e nella condivisione delle buone pratiche la chiave di volta per dare risposte comuni all’unica sfida dell’inclusione che, dalla scuola, si estenda a tutte le realtà sociali.

 

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