Lamezia, ecco i documenti richiesti dalla commissione d’accesso nella memoria del Sindaco

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Lamezia Terme - Ex cantina sociale, Lamezia Multiservizi, appalto Cardamone Group e affidamenti diretti. Queste le vicende sulle quali la Commissione d’accesso al Comune aveva chiesto specifica documentazione prima che la proposta di scioglimento arrivasse al Ministro dell’Interno. Mascaro ha letto e riletto, nelle sue varie uscite pubbliche, le due corpose memorie inviate loro, certo che, se si presta attenzione ai documenti da lui allegati, “nessuno potrà mai affermare che condizionamento anche minimo vi possa essere stato da parte della criminalità, dalla malapolitica o da qualsivoglia potere perverso”.

La commissione era al lavoro dal 9 giugno scorso. In oltre 4 mesi ha setacciato carte, faldoni e delibere in cerca di elementi che potessero comprovare possibili infiltrazioni all’interno della macchina comunale. Ed evidentemente qualcosa di rilevante, da sottoporre al Ministro dell’interno, ha trovato. Gli atti da loro acquisiti, vanno dal 1 gennaio 2014 (ultimo periodo dell’amministrazione Speranza) ad oggi.

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Due invece le tanto discusse memorie illustrative inviate loro dal Sindaco Mascaro, chiedendo anche di essere udito, ma senza esito. Si tratta in tutto di 12 capitoli datati 6 settembre e 16 ottobre. In particolare, quelle del mese di settembre, contengono specificatamente, nel capitolo 5, i documenti che la commissione ha ritenuto più rilevanti analizzare.

“Si ritiene possa essere d’ausilio - scrive Mascaro - la ricostruzione delle vicende per le quali è stato richiesto specifico carteggio e che probabilmente sono ad oggi ritenute di maggiore interesse per effettuare le opportune e doverose verifiche insite nel compito della Commissione d’accesso”. I documenti che hanno voluto visionare, riguardano soprattutto il tentativo d’alienazione delle cantina sociale di Sambiase, ad oggi rimasta invenduta, il carteggio inerente l’appalto mensa scolastica della Cardamone Group in seguito sospeso per interdittiva antimafia, i servizi gestiti dalla Lamezia Multiservizi, partecipata del Comune, e infine, incarichi per affidamenti diretti fatti al Comune. Mascaro ne ricostruisce, punto per punto, tutti gli iter.

Il tentativo di vendita dell’ex cantina sociale

Lungo il percorso che ha riguardato negli anni il tentativo di alienazione dell’ex cantina sociale di località Prunia a Sambiase, per la quale la Commissione ha richiesto specifico carteggio e che tuttora rimane un bene invenduto. Mascaro ne ripercorre le tappe che l’hanno portato ed essere inserito nel piano di alienazione e valorizzazioni immobiliari per il 2015 come “immobile non utilizzato in stato d’abbandono con valore presunto di euro 650.000”.

cantina-sociale4.jpgL'ex cantina sociale in località Prunia

“Prima di procedere alla vendita del bene - ci tiene a precisare il Sindaco - viene eseguita dal settore patrimonio, relazione di stima e valutazione dell’immobile in data 25 febbraio 2016, con prezzo proposto di euro 1.223.312,46, pari circa al doppio del valore presunto in precedenza indicato”. Nonostante due aste di vendita, il bene non viene acquistato, nemmeno dopo procedura telematica. "Viene, poi, inserito nei beni da vendere mediante procedura telematica ma anche in questo caso l'esito è stato infruttuoso ed il bene è rimasto invenduto come lo è tuttora. 

Come si può rilevare - aggiunge Mascaro - per l'amministrazione diretta dal sottoscritto vendere non vuol dire certo svendere né tantomeno effettuare favori o regalie ma ricevere il giusto prezzo di mercato e ciò è testimoniato in maniera indiscutibile dal prezzo di vendita di euro 1.223.312,46, pari quasi al doppio del valore presunto indicato nell'atto approvato dal Consiglio Comunale". 

L’interdittiva antimafia alla Cardamone Group e l’appalto mensa scolastica

Altra vicenda, quella riguardante la Cardamone Group, ditta aggiudicatrice del servizio mensa scolastica nelle scuole lametine, per la quale sono stati chiesti maggiori approfondimenti, soprattuto a seguito di interdittiva antimafia ricevuta il 10 maggio scorso. “In data 29 marzo 2016 - ripercorre Mascaro - la Cardamone Group portava all’attenzione del Sindaco e dell’assessore al ramo, la richiesta di rinnovo contrattuale, per come reso possibile dal bando di gara e dall’art. 6 del capitolato speciale d’appalto; detta richiesta rimaneva inevasa”. Il sindaco precisa di averlo ritenuto inopportuno a seguito di alcune contestazioni sorte sulla qualità del cibo, ma anche perché poteva esservi per l’Ente, visto il periodo di deflazione, una migliore condizione contrattuale. Annullata una prima gara d’appalto per la gestione del nuovo triennio dovuta all’entrata in vigore del nuovo codice, ne fu indetta una nuova il 27 giugno 2016 dove la Cardamone risultava prima nella graduatoria finale.

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L’interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Cosenza arriva il 9 maggio 2017, con immediata revoca dell’aggiudicazione e scorrimento della graduatoria in favore della seconda classificata. “La Cardamone Group - evidenzia Mascaro - proponeva istanza di annullamento in autotutela che veniva respinta dall’Ente ed il servizio già dall’11 maggio non veniva espletato dalla stessa società. E’ importante sottolineare a riguardo - aggiunge ancora - che il comportamento tenuto dall’amministrazione di immediata sospensione del servizio rispetto ad altri Enti ha ricevuto anche il plauso da parte del senatore Morra che invitava anche il Comune di Rende a fare altrettanto, mentre invece il senatore Sebastiano Barbanti aveva richiesto la proroga del servizio in favore della Cardamone Group, ipotesi ovviamente neanche considerata dal sottoscritto, che a costo di essere del tutto impopolare per il disservizio creato a genitori e bambini, ha senza esitazione interrotto immediatamente ogni rapporto, con fermo contrasto nei riguardi di qualsivoglia situazione di possibile illegalità”. 

I servizi gestiti dalla Lamezia Multiservizi

Al vaglio della Commissione d’accesso, anche i servizi gestiti dalla Lamezia Multiservizi, partecipata del Comune, che Mascaro nella sua memoria sottolinea “essere stati affidati precedentemente all’insediamento dell’amministrazione guidata dallo scrivente”. 

IGIENE URBANA: atto di delegazione interorganica del 04/07/08 per anni 15; IDRICO INTEGRATO: contratto di servizio registrato il 21/05/15 per anni 15; PUBBLICA ILLUMINAZIONE: contratto di servizio del 03/02/201Oper anni 9; GESTIONE CIMITERI: contratto 11/11/09 con scadenza 31/12/13 con previsione che per la mancata individuazione di nuovo gestore sarebbe continuato alle medesime condizioni; MOBILITA' URBANA : servizio esistente dall'01/09/97 con la Multiservizi che aderisce alla COMETRA e la Regione autorizza le percorrenze annuali; TRASPORTO SCOLASTICO E PERSONE DISAGIATE: atto di delegazione interorganica del 22/10/08 per 15 anni con costo annuo di euro 1.034.000,00 oltre servizi complementari; con delibera di G.C. n. 397 del 17/11/15 (nuova amministrazione) il corrispettivo viene rideterminato per il 2015 in euro 930.852,03 e per il 2016 in euro 685.398,07; CANILE COMUNALE: atto delegazione interorganica 21/07/09 per anni 15 con costo forfettario annuo euro 62.000,00 per spese gestionali oltre euro 1,02 al giorno per cane; TARI: accertamento e riscossione tributi con convenzione stipulata il 02/04/15 con corrispettivo di euro 275.000,00 oltre IVA annui. Con delibera di G.C. n. 208 del 06/07/17 si è preso atto del recesso della Multiservizi prevedendo la rimessione del servizio all'ente". 

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Il Sindaco si sofferma poi su come tali servizi abbiano inciso sul bilancio comunale. “Nel 2013  euro 11.170.352, nel 2014 euro 11.811.891, nel 2015 euro 11.336,545, nel 2016 9.044.748. “Come si può constatare - afferma ancora Mascaro nel quinto capitolo - in linea con l’attività di un’amministrazione non solo legalitaria ma anche inusualmente rigorosa, vi è progressiva diminuzione, manifestatasi già nel 2015 nel semestre di cambio amministrazione e maggiormente evidenziatasi nel 2016 di piena rigorosa gestione dell’amministrazione”. Il primo cittadino ci tiene inoltre a precisare come anche il debito dell’Ente rispetto alla partecipata in house diminuisca progressivamente (8.914.666,90 nel 2014 e 6.726.878 nel 2016). “I soldi del Comune, conclude, vengono quindi utilizzati per pagare i vecchi debiti ed impedire anche il default della partecipata e non certo per soddisfare appetibili indebiti di soggetti terzi". 

Affidamenti diretti

Sugli affidamenti diretti, somme urgenze e prosecuzione servizi non gestiti attraverso stazione appaltante, altri aspetti sui quali la Commissione d’accesso si è soffermata e ha richiesto precisa documentazione, Mascaro evidenzia che “l’esame analitico di detto carteggio rappresenta plasticamente come via sia ricorso solo episodico ed in casi inevitabili a queste procedure” aggiungendo come, nonostante il periodo amministrativo a sua guida sia stato superiore rispetto a quello di  Speranza, presi in esame dalla Commissione tramite gli atti, “dalla tabella allegata emerge che la precedente amministrazione effettuava 7,16 affidamenti diretti al mese e quella guidata dallo scrivente 3,03 al mese e cioè molto meno della metà. "Si hanno - scrive - salvo marginali errori ed omissioni , i seguenti significativi dati divisi per specifici servizi:

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La mia amministrazione - conclude infine - non ha portato avanti procedure di varianti allo strumento urbanistico né ha rilasciato licenze nel settore della grande distribuzione o in altre aree particolarmente a rischio”.

Nei restanti cinque capitoli, il Sindaco illustra alla Commissione d’accesso quanto accaduto durante l’operazione Crisalide, le attività portate avanti in contrasto alla criminalità, ripristino della legalità con riferimenti a revoche fatte su delibere della passata amministrazione, il "rigore economico" e l’analisi dei presupposti normativamente richiesti per lo scioglimento del consiglio rispetto ai comportamenti tenuti. 

Intanto però, mentre tutti gli atti sono al vaglio del Ministro dell’Interno, in città è un balletto d’accuse continue tra la precedente amministrazione e quella guidata attualmente da Mascaro. Scintille e rimpalli di responsabilità per una città che ne esce già con le ossa rotte attendendo il suo futuro, che per la terza volta potrebbe essere nefasto.

Alessandra Renda

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