Lamezia: Fondazione ‘Flora Napolitano’ interviene su lentezza giustizia civile

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Lamezia Terme – Pubblichiamo la nota della fondazione “Flora Napolitano” che interviene in merito alla lentezza della giustizia civile a Lamezia

“Apprendiamo da fonti di stampa il disagio che vivono i cittadini, e soprattutto le imprese lametine per la lentezza riscontratasi nel Tribunale della città. Tutto ciò comporta implicazioni economiche ricadenti in un tessuto già di per sé asfittico e senza alcuna via di uscita, che si riverbera anche sui consumi e sulla capacità di crescita economica e sociale della nostra società, dovuta alla incertezza della tutela dei diritti e quindi di conseguenza sul futuro della propria azienda e dei suoi collaboratori. Si tenga presente che uno dei veri motivi della mancanza di investimenti, nella nostra Regione in particolare, è proprio la mancanza di certezza del diritto e l’alta litigiosità non definita. La Fondazione  opera nella difesa della attività di impresa da oltre quindici anni, nel corso dei quali i suoi assistiti hanno dovuto adire l’Autorità Giudiziaria, trovandosi in grossa difficoltà per la lentezza con cui vengono definiti i contenziosi (alcuni fin dal lontano 2004). Sono oltre 200 le pratiche di competenza ancora inevase, e molte altresono state concluse con accordi bonari in sede di causa".

"E’ per questi motivi che la Fondazione ha cercato nei nuovi strumenti di risoluzione alternativa delle liti, messi a disposizione dalle recenti disposizioni legislative, fra i quali si ricorda: la mediazione, la med-arb (che rappresenta una mediazione che può essere suscettibile di traformarsi in arbitrato), la contrattazione diretta e/o attraverso la negoziazione assistita e l’accertamento tecnico preventivo. Tutti questi strumenti vengono promossi dalla Fondazione, coinvolgendo anche gli avvocati affinchè  aderiscano alle suddette forme di composizioni delle liti, evitando le ormai inutili e pretestuose contestazioni volte alla esclusivo rinvio delle definizioni, essendo tutti volti alla deflazione delle liti giudiziarie ed alla velocizzazione della definizione delle pratiche. Oltre alle materie strettamente obbligatorie per la procedura di mediazione, la Fondazione promuove presso le imprese associate anche  forme di mediazione volontaria per il recupero dei crediti e per la risoluzione di problematiche di tipo societario e contrattuale, prima di procedere con  atti giudiziari non risolutivi a breve termine, ma utilizzabili solo come estrema ratio. Fra l’altro, l’eventuale accordo di mediazione costituisce titolo esecutivo nei confronti del debitore inadempiente. Ritiene quindi la Fondazione, tramite il suo presidente Dott. Pietro De Sarro, di poter mettere a disposizione delle imprese lametine tutti gli strumenti necessari alla celerità della risoluzione delle controversie di natura economica, dando in tal modo certezza per una più attenta programmazione della attività di impresa, dando fra l’altro impulso a nuove iniziative e ad un aumento dei consumi interni”.

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